in un articolo de "Il Giornale" parla il principe Vittorio Emanuele di Savoia.
Il figlio di Re Umberto II attacca: "Molti italiani non poterono votare, ma mio padre dimostrò responsabilità nonostante De Gasperi si proclamò Capo dello Stato con un colpo di mano".
Com'è noto, settanta anni fa, fu votato il referendum con cui gli italiani scelsero tra la monarchia e la repubblica.
Ora, Vittorio Emanuele fa notare che in molti territori dell'allora Regno d'Italia non si poté votare perché (e questa è verità storica) non erano del tutto liberi e perché a molti connazionali, i quali non collaborarono con i nazisti e che per questo erano ancora prigionieri nei campi di prigionia all'estero, non venne permesso l'accesso alle urne.
Ergo, la storia potrebbe essere andata in modo diverso da come ci viene raccontata.
Come disse un grande bibliofilo che oggi (forse) si trova ingiustamente in carcere, la storia va letta senza pregiudizio.
Noi potremmo trovarci con una repubblica che potrebbe non avere avuto alcuna legittimità.
Cordiali saluti.
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