su "La Stampa" vi è un articolo di Roberto Toscano che è intitolato "La barbarie e il silenzio dell'Italia".
L'articolo fa il paio con quello su "Il Corriere della Sera" che è intitolato "Arabia Saudita, 50 persone stanno per essere condannate a morte".
Secondo Amnesty International, in Arabia Saudita ci sono ben cinquanta persone che stanno per essere condannate a morte.
Il caso più eclatante è quello di Ashraf Fayadh, il poeta palestinese che secondo le autorità saudite avrebbe "insultato Maometto" e "diffuso l'ateismo".
La condanna a morte è prevista anche per reati come l'omicidio o il traffico di droga.
Anche l'adulterio prevede la morte.
La donna adultera (o presunta tale) viene lapidata.
Anche gli "apostati", coloro che lasciano l'Islam per convertirsi ad un'altra religione, rischiano la vita.
Tutto avviene con il silenzio dell'Occidente e dell'Italia.
Certo, l'Arabia Saudita è un partner importante a livello economico ma come possiamo noi dirci contro l'Isis se poi permettiamo ai sauditi di fare queste cose?
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento