Buon anno nuovo!

Cari amici ed amiche,

come ho scritto anche sul blog "Ribellione Nazionale", questo Capodanno è segnato anche dalla minaccia del terrorismo.
Stragi, come quella che c'è stata a Parigi il 13 novembre scorso, hanno lasciato in noi il segno.
Il segno più tangibile è la paura.
Per paura, a Bruxelles non si festeggerà pubblicamente il Capodanno.
Questo è un segno di resa al terrorismo.
Inoltre molte zone non si fanno più esplodere i botti.
Io penso che su questa cosa serva una via di mezzo, ossia il fare vendere ed esplodere solo botti legali e non particolarmente esplosivi e punire severamente chi commercia ed usa quelli illegali.
Il Capodanno deve essere una festa.
Il terrorismo e questa crisi ci stanno togliendo il gusto di festeggiare.
Noi non  dobbiamo rinunciare alla nostra normalità.
Se lo facessimo, noi daremmo partita vinta ai terroristi e a chi ci ha messi in questa crisi.
Si può essere sobri anche senza rinunciare al gusto di festeggiare.
Speriamo che l'anno nuovo porti consiglio a tutti.
Mando un augurio particolare va agli amici Stephanie Caracciolo e Morris Sonnino, che rispettivamente sono a Vancouver e a Gerusalemme e a tutti i lettori che mi seguono da ogni parte del mondo, oltre ad augurare un felice anno nuovo ai miei familiari e ai miei amici più vicini.
Per quello che mi riguarda, con il nuovo anno spero di trovare una posizione lavorativa abbastanza stabile da potere avere una certa autonomia economica.
Speriamo bene.
Cordiali saluti e buon anno.