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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 27 dicembre 2015

Noi italiani non ci amiamo!

Cari amici ed amiche,

questo articolo è "quattro mani".
Infatti, esso è stato scritto in collaborazione con l'amica e socia Stephanie Caracciolo.
Ora, l'Italia è un grande Paese ma non italiani non amiamo noi stessi.
L'Italia è la patria del diritto.
Il diritto moderno ebbe un grande contributo dal diritto romano.
Le grandi lingue neolatine (come l'italiano, il romeno, il ladino, il francese, lo spagnolo ed il portoghese) nacquero qui in Italia.
Anche tante parole dell'inglese e del tedesco nacquero qui in Italia, poiché derivano dal latino.
L'Italia ha in sé Roma, che è il cuore pulsante della cristianità.
Sempre a Roma, vi è la più antica comunità ebraica del mondo.
Il mondo ci invidia monumenti come l'Abbazia di Novacella, che si trova in Provincia di Bolzano, l'Abbazia di San Benedetto in Polirone, che si trova qui in Provincia di Mantova,  il castello di Gradara, che si trova in Provincia di Pesaro-Urbino, la Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, i fori e le chiese di Roma, la città di Pompei, la Valle dei Templi ad Agrigento ed i monumenti barocchi del Val di Noto.
Il mondo ci invidia i grandi uomini della letteratura, come Jacopone da Todi, Dante Alighieri, Teofilo Folengo, Alessandro Manzoni, Ugo Foscolo e Gabriele D'Annunzio.
Il mondo ci invidia le opere di grandi artisti, come Leonardo da Vinci,  Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti e frate Umile Petralia.
Persino il presepio nacque qui in Italia, a Greccio (in Umbria) per opera di San Francesco d'Assisi.
Il mondo ci invidia anche la cucina.
Pensiamo ai grandi navigatori, come Cristoforo Colombo, Giovanni e Sebastiano Caboto.
Pensiamo ai grandi santi, come San Benedetto da Norcia o San Francesco d'Assisi.
Pensiamo a quanto sono apprezzati i nostri risotti, come lo strudel dell'Alto Adige, il Risotto con la psina, che si fa qui a Roncoferraro, il pesto alla genovese, i vincisgrassi marchigiani,  i bucatini all'amatriciana, la pizza napoletana o la pasta con le sarde siciliana.
Noi abbiamo tutto questo ma anche due nemici.
Uno dei nostri nemici è il "politicamente corretto", l'atteggiamento di chi vuole fare entrare ogni tipo di immigrato clandestino (che è ben diverso dal profugo) senza valutare le conseguenze e di chi "in nome dell'accoglienza e della laicità" toglie i simboli della nostra cultura.
Un altro nemico è l'indifferenza di chi trascura il patrimonio storico, culturale e di valori del nostro Paese, l'indifferenza di chi dice: "Chi se ne frega" di fronte ad opere come l'antichissima Torah di Bologna, la Tomba di Papa Giulio II (opera di Michelangelo Buonarroti) o i monumenti del Val di Noto.
Questi sono i due nemici e sono tra noi.
Prima di essere "politicamente corretti", ricordiamoci che re Enrico VIII d'Inghilterra si faceva mandare il vino dalla Toscana e che forse William Shakespeare era italiano, di origini siciliane.
Cordiali saluti.






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Ringrazio un caro amico di questa foto.