prima di iniziare, desidero farvi leggere la mia nuova poesia intitolata "La bona Palora dû Signuri", ossia, "La buona Parola del Signore":
Comu da unni 'nchiana...
a unni mori lu jornu...
granni la Stidda va!
Comu carni pigghiau d'omu...
accussì su la so strata ficinu...
ogni ossu et crozza...
pirchì nasciri novu et sarvizza...la Palora...
cà lu Signuri dissi...pì dû Spiritu opira...
comu 'n tiempu anticu...porta camora.
Italiano:
Come da ove sale...
a ove muore il giorno...
grande va la Stella!
Come carne prese d'uomo...
così sulla sua strada fecero...
ogni osso e teschio...
perché nascere nuovo e salvezza...la Parola...
che il Signore disse...per dello Spirito opera...
come in tempo antico...porta oggi ancora.
Sono tornato al mio linguaggio maccheronico siciliano.
Ora, esprimo un pensiero.
Tanti dicono: "A Natale siamo tutti più buoni".
A me, questa frase sa più di buonismo.
Il buonismo non mi è mai piaciuto, perché esso puzza di ipocrisia. Anzi, io lo odio.
Una delle cose che odio veramente è proprio l'ipocrisia.
Ora, noi dobbiamo essere buoni in ogni momento della nostra vita.
E' facile essere buoni per un giorno e poi fare cattiverie, dire pettegolezzi e compiere ogni altra cosa brutta (grave o lieve che sia) nel resto dell'anno.
Questo non è rendere onore al Natale, il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo.
Rendere onore al Natale è cercare di approfittare di questo giorno per riflettere e cercare di essere migliori ogni giorno.
Il Natale è una cosa seria.
Esso non è un semplice scambio di auguri e di regali o fare un pranzo o una cena.
I regali, i pranzi e le cene sono cose belle (e buone) ma non rappresentano la vera essenza del Natale.
Il Natale è ben altro: la celebrazione dell'amore di un Dio che si fece uomo in Suo Figlio e che chiamò l'umanità intera alla salvezza.
Oggi, ricordiamo nelle nostre preghiere chi è malato e chi è lontano.
Mi vengono in mente tanti parenti ed amici lontani, per i quali prego.
Mi viene in mente anche la mia amica Stephanie Caracciolo, un'amica che si trova dall'altra parte del mondo ma che vuole essere mia amica a tutti gli effetti e che non solo mi aiuta in questo blog, che lei amministra con me e l'amico Morris Sonnino, un'altra persona degnissima.
Stephanie si è anche ricordata di inviarmi un biglietto di auguri di buon Natale.
La stimo molto e la ringrazio di tutto.
La ricordo nelle mie preghiere, come ricordo nelle mie preghiere le persone che soffrono.
Termino, segnalando il video qui sopra, nel quale si può sentire il canto natalizio "Star of Bethlehem", un canto che si sente anche nel film "Home Alone", "Mamma ho perso l'aereo".
Ho sempre trovato qualcosa di consolante in questo canto, specie nel Natale del 1997, un Natale funestato dalla malattia di mia nonna, un cancro al peritoneo e al colon, la quale sarebbe morta qualche mese dopo.
Cordiali saluti e buon Natale.
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