come riporta "Il Giornale", una dipendente di "CariFerrara" ha parlato di quello che si faceva nella banca.
La dipendente di "CariFerrara", che ha chiesto a coloro che l'hanno intervistata di mantenere l'anonimato, ha detto: "I responsabili dei budget della banca negli ultimi tempi facevano enormi pressioni sugli addetti alla vendita dei titoli.
Sono arrivati anche a minacciare di trasferirli in sedi lontane e periferiche
In filiale, la sensazione era che lo Stato sarebbe intervenuto a salvare l'istituto. Per questo non si sono fatti molti scrupoli a vendere, oltre che alle azioni, anche le obbligazioni subordinate.".
La banca "CariFerrara" è una delle quattro banche che sono finite nell'occhio del ciclone.
Le altre banche coinvolte sono "Banca Marche", "Banca Etruria" e "CariChieti".
Esse hanno venduto titoli tossici ai loro clienti, i quali hanno perso i loro soldi.
Questa vicenda è agghiacciante.
In pratica, i dipendenti venivano obbligati a vendere titoli tossici, rovinando così tante persone.
Chi ha sbagliato deve pagare.
Con le vite delle persone non si scherza.
Chi risarcirà le persone rovinate da questa follia?
Chi risarcirà le persone rovinate da questa follia?
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento