Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Quando Berlusconi e Tremonti prevedevano la grande invasione".
Già quindici anni fa il centrodestra aveva previsto l'invasione attuale.
Era il 19 luglio del 2000 ed il centrodestra stava preparando una nuova base programmatica per riprendersi il governo del Paese sotto le insegne della Casa della Libertà, quella che aveva anche l'Unione di Centro al suo interno.
Alla Camera veniva presentata una proposta di legge di iniziativa popolare (registrata in Cassazione agli inizi dell'anno) i cui estensori erano stati il presidente Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Giuliano Urbani.
Alla Camera veniva presentata una proposta di legge di iniziativa popolare (registrata in Cassazione agli inizi dell'anno) i cui estensori erano stati il presidente Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Giuliano Urbani.
Come ha rivelato l'ex ministro dell'Economia nella trasmissione televisiva "In Onda" la scorsa settimana, fu lui stesso a scrivere quel testo che conteneva in nucleo i principi di quella che due anni dopo era divenuta la legge Bossi-Fini, la legge atta a regolamentare i flussi dell'immigrazione.
Ora, l'idea di quel centrodestra non era dissimile da quella di oggi.
Infatti, essa prevedeva che i poveri sarebbero stati aiutati in casa propria, grazie alla deducibilità senza limiti di importo per le erogazioni liberali a favore delle iniziative di cooperazione.
Questa era avvenuto perché il centrodestra aveva previsto una situazione.
Intanto, l'Italia corre un altro rischio riguardo all'immigrazione clandestina.
Gli amministratori locali del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia dicono che c'è il rischio che gli immigrati clandestini che oggi sono in Ungheria possano entrare qui in Italia dal confine con la Slovenia.
Bene! Cosa dicono ora il premier (non eletto da nessuno) Matteo Renzi ed il ministro degli Interni Angelino Alfano?
Cordiali saluti.
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