Cattedrale di York |
Pì mia auta accussì et luci...cà d'Eboracum sugnu...cun mia cà lu Signuri haiu...
pì razia divina tegnu la cruci...
et l'ottavu re Arricu mancu scantu mi faci...
et pì iddu puru ju priu
pì lu pirdunu...pì la curona dumannari...
accussì comu voli Diu!
Italiano:
Per me alta così e luci...
che d'Eboracum son io...meco che il Signor tengo...
per divina grazia tengo la croce...
et l'ottavo re Enrico nemmanco il timore mi fa...
e per egli pure prego io...
per il perdono...per la corona domandare...
così come vuole Iddio!
Cari amici ed amiche,
com'è accaduto in molte altre mie poesie, questa mia strana anglofilia è emersa.
Non mi sorprenderei sei qualcuno di dicesse di essere di avere tra gli antenati qualche personaggio della storia inglese.
Effettivamente, un mio zio che sta in Sicilia somiglia un po' all'arcivescovo Cranmer.
Tra Inghilterra e Sicilia c'è un certo legame.
Ora, io parlo della poesia.
Chi dice che re Enrico VIII Tudor (1491-1547) sia riuscito ad imporre l'anglicanesimo senza fatica dice una grande sciocchezza.
In realtà, ci furono delle rivolte, soprattutto nel nord.
Nel Lincolnshire e anche nello Yorkshire (la zona di York) ci furono ribellioni contro le dissoluzioni dei monasteri e contro la tassa sul Battesimo.
Queste rivolte iniziarono nel 1536, quando il Segretario di Stato Thomas Cromwell (1485-1540) e l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556) cercarono di portare l'Inghilterra al protestantesimo ed iniziarono a sopprimere i monasteri.
Fino al 1540, ci furono rivolte nel nord dell'Inghilterra, con spargimenti di sangue.
Cordiali saluti.
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