Cari amici ed amiche,
si parla tanto del "Partito della Nazione".
Il "Partito della Nazione" altro non sarebbe che il Partito Democratico di Matteo Renzi che si metterebbe al centro della scena politica e che diventerebbe un partito un po' di destra e un po' di sinistra, assorbendo piccoli partiti come Scelta Civica ed Unione di Centro e pezzi del Nuovo Centrodestra e di Forza Italia.
Già questa cosa si sta verificando, con l'ingresso dei parlamentari di Scelta Civica nel Partito Democratico.
Quando sento parlare di "partiti della nazione" o di "partiti del popolo" mi sento inquieto.
Un "partito della nazione" mi dà tanto l'idea di "partito-Stato".
Quindi, secondo questa ottica, chi di quel partito non fa parte viene considerato un cittadino inferiore?
La risposta è affermativa.
Un'idea del genere fu tipica dei regimi totalitari del secolo scorso.
Quindi, se così dovessero evolversi le cose, io non potrei più sentirmi italiano.
Il "Partito della Nazione" è una contraddizione di termini.
Il partito (come dice la parola stessa) rappresenta una parte di popolo che si riconosce in determinate idee e linee di programma.
Per esempio, nell'Inghilterra del XVII secolo nacquero i Whigs e i Tories.
I Whigs erano il partito dei borghesi, della piccola nobiltà, dei lavoratori dipendenti e del protestantesimo.
I Tories erano il partito dei proprietari terrieri, dei grossi borghesi, della grande nobiltà e della Chiesa anglicana tradizionalista, che era incline a simpatizzare con i cattolici.
Due partiti di questo tipo (che rappresentano solo certe idee e le persone che le esprimono) non potrebbero mai prendere il posto dello Stato ma potrebbero governarlo con gli altri all'opposizione.
Un partito che vuole rappresentare tutto e tutti, il "partito della nazione", rischia di fatto di sostituirsi allo Stato.
La storia del secolo scorso dovrebbe insegnarci qualcosa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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