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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 4 gennaio 2015

Cattolici divisi



Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del sito "Zenit-il mondo visto da Roma" che è intitolato ""I cattolici? Non credo siano irrilevanti"".
In questo contesto, c'è chi parla dei cattolici impegnati in politica e nella società definendoli irrilevanti.
Questo articolo è un'intervista al cardinale Camillo Ruini.
Il cardinale Ruini dice che i cattolici non sono irrilevanti.
Sono d'accordo con lui ma ritengo che il problema sia un altro: noi cattolici non siamo irrilevanti ma siamo divisi!
Oggi, ci sono due grosse aree di cattolici: l'area progressista e quella conservatrice.
L'area progressista è quella che tende a buttare la dottrina più sul lato assistenzialistico mentre tende a mettere in secondo piano i dogmi e la tradizione.
L'altra area, quella conservatrice, tende a difendere la tradizione.
Ora, da cattolico dell'area conservatrice, io noto una cosa: tendo ad andare più d'accordo con i miei correligionari della stessa area, piuttosto che con i protestanti "Teocon" americani, gli anglicani tradizionalisti e persino gli ebrei conservatori, che non con i miei correligionari progressisti, che fanno pur sempre parte della Chiesa cattolica.
Noi cattolici conservatori (uso il "noi" perché lo sono anch'io)  non siamo pacifisti e tendiamo a difendere il fatto che la nostra civiltà abbia radici giudaico cristiane, siamo contro l'aborto, l'eutanasia ed i matrimonio gay e tra di noi ci sono anche molti amici di Israele.
Non siamo neppure per l'egualitarismo forzato.
Siamo per la difesa dei principi fondanti della liturgia.
Per esempio, quando prendo la Comunione durante la messa, di solito, io non prendo l'ostia con le mani ma me la faccio mettere in bocca dal prete.
Nonostante le forti differenze religiose, sui valori,  noi riscontriamo una convergenza con i protestanti "Teocon" americani, gli anglicani tradizionalisti (molti dei quali sono passati al cattolicesimo) e gli ebrei conservatori mentre c'è una divergenza con i cattolici progressisti.
Quindi, io non parlerei di "cattolici irrilevanti" ma di "cattolici divisi".
Questo rischia di ridurre la religione ad un semplice aspetto della politica, quando essa dovrebbe andare oltre la politica.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.