Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo di scritto sul sito "TV Zoom" da Gabriele Gambini.
L'articolo è intitolato "Francesca Alderisi: "Il mio progetto è tornare ad essere un punto di riferimento per gli italiani nel mondo".
E' una sorta di articolo-intervista.
Francesca Alderisi ha detto delle cose interessanti.
Gambini le ha fatto questa domanda:
"Gli italiani all'estero, l'italianità come concetto di appartenenza a un vissuto. Lei, da sempre se ne è occupata.".
La risposta è stata:
"Posso dire fieramente di essermene sempre occupata sul campo, con interviste e servizi in tutto il mondo, non solo al chiuso di un ufficio a Saxa Rubra. Sportello Italia prima e Gran Sportello Italia poi, sono state intuizioni fortunatissime e vincenti.".
Riuscire a portare le istanze degli italiani nel mondo è difficile, specialmente in questo momento di crisi generale.
Il nostro Paese vive uno stato di profonda crisi economica, di cui il numero di disoccupati (nel quale purtroppo sono annoverato pure io) ne è la dimostrazione, e morale, con una politica paralizzata ed un senso della comunità che in alcuni casi latita.
Tra gli italiani nel mondo, questo senso della comunità c'è ma troppo spesso essi sono lasciati a sé.
Eppure, l'Italia si dimentica di loro.
Nella storia, l'italianità nel mondo portò ingegno e senso di imprenditorialità.
Basti pensare ai banchieri lombardi che si stanziarono a Londra nel Medio Evo o a Cristoforo Colombo.
Basti pensare anche a pittori come Orazio Gentileschi che lavorò per il re d'Inghilterra Carlo I Stuart.
Basti pensare anche a Carlo Borsari (21 ottobre 1913-12 ottobre 1997), l'imprenditore bolognese che ricostruì la città argentina di Ushuaia.
L'italianità nel mondo è creatività, solidarietà e senso dell'impresa.
Il mio augurio è che il suo sito "ProntoFrancesca.it" e altri, come "Italia chiama Italia" o il "Portale dei Lombardi nel Mondo" diventino punti di riferimento per gli italiani nel mondo, le voci degli italiani nel mondo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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