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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 16 luglio 2013

Referendum sulla giustizia

Cari amici ed amiche.

Non mi piace il Partito Radicale.
Per me, l'aborto è aberrante ed il divorzio è la rovina della società.
Però, io sosterrò i referendum proposti dai radicali in materia di giustizia.
Sul sito dell'onorevole Lara Comi ho trovato questo editoriale scritto dalla stessa europarlamentare del PdL:

"Una delle zavorre che da anni frena lo sviluppo dell’Italia è la giustizia. Tutti i dati dicono che una riforma è urgente. Ci sono almeno 4 milioni di processi civili pendenti, altri svariati milioni (i numeri oscillano tra 1,5 e oltre 3 milioni) costituiscono l’arretrato nell’ambito penale. Dunque manca la certezza del diritto. Così come non c’è chiarezza del diritto a causa di decisioni dei giudici spesso contraddittorie, frutto di interpretazioni di legge divergenti, il che limita l’attrazione di investimenti esteri. Basterebbe dire che nella classifica globale Doing Business, l’Italia si colloca al 155esimo posto su una lista di 185 Paesi per efficienza della giustizia civile (fanno meglio la Sierra Leone e l’Iraq). I tempi dei processi sono infiniti. L’Italia è maglia nera tra i Paesi dell’Ocse per la durata del processo civile: il tempo medio stimato per la conclusione nei tre gradi di giudizio è di quasi 8 anni nel nostro Paese rispetto ai 368 giorni della Svizzera. Tempi lumaca anche in ambito penale, che diventano improvvisamente da guinness dei primati in determinati casi. Come nel processo Mediaset a carico di Silvio Berlusconi. La capienza delle carceri nei 206 istituti penitenziari è di 66 mila posti per 47 mila disponibili, secondo i dati forniti dal ministero della Giustizia. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha inflitto all’Italia diverse condanne a causa della lunghezza dei processi e del sovraffollamento. Siamo fuorilegge e l’Unione Europea ci ha imposto di tornare in riga entro un anno.
Serve una giustizia giusta per tutelare i cittadini, questo è il punto. E non politicizzata, aggiungo, e di certo non aiuta la divisione in correnti tra magistrati, anomalia tutta italiana. Ecco perché firmerò i referendum radicali in materia di giustizia, iniziativa su cui il Pdl sta attuando una mobilitazione. A cominciare dai quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati, separazione delle carriere, abuso della carcerazione preventiva, limitazione degli incarichi extragiudiziari dei magistrati. Punti che erano stati indicati nel programma elettorale del Pdl per le elezioni politiche dello scorso febbraio e dunque perfettamente coincidenti. La questione della responsabilità civile è poi un principio democratico. Oggi qualunque professionista paga se commette degli errori. L’unica eccezione riguarda il magistrato. E il paradosso è che anziché rendere conto, se il proprio operato viola i principi di garanzia, al contrario beneficia talora di incomprensibili promozioni e scatti di carriera. Il caso Tortora insegna. Tutti ai gazebo, allora, a firmare!

http://www.referendumgiustiziagiusta.it/
."

Io trovo condivisibile la posizione.
C'è una giustizia lenta e farraginosa nei suoi meccanismi.
I processi durano tanto e finiscono senza garantire la certezza della pena.
Molti giudici fanno anche altre cose.
Un magistrato che commette errori non viene sanzionato.
Vi è anche un abuso della custodia cautelare. 
In più, vi è una magistratura politicizzata.
L'unica cosa che non condivido (e che non sostengo) è il quesito che propone l'abolizione dell'ergastolo.
Io penso che per reati (come quelli collegati al terrorismo) serva l'ergastolo.
Giusto questa  mattina, sono andato al mio Comune per firmare in sostegno di questi referendum.
Fatelo anche voi. 
Cordiali saluti. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.