L'amico Marco Macrì ha messo su Facebook questo testo:
"DAL 1994 AD OGGI: 33 I REATI ASCRITTI, 63 PROCEDIMENTI CONTRO FININVEST, 2666 UDIENZE CELEBRATE,400 MILIONI DI EURO IL COSTO DELLE SPESE LEGALI, 133 AVVOCATI, 69 CONSULENTI, 118 POSIZIONI ARCHIVIATE E PROSCIOLTE,
81 SENTENZE DI ASSOLUZIONE...
Non è Silvio Berlusconi l'anomalia in questo paese!
L’anomalia in Italia sono i comunisti e il loro odio verso Berlusconi, il loro uso politico della giustizia...
QUESTA E' L'ANOMALIA ITALIANA!".
Macrì ha ragione.
Le sue parole non fanno una piega.
Non è normale che una persona entri in politica e che ella venga sistematicamente bersagliata da inchieste fatte da procure i cui membri hanno delle posizioni di pregiudizio (se non di ostilità) verso la medesima persona.
Tra l'altro, queste inchieste si fondano su prove labili e le accuse sono pretestuose.
La magistratura (o meglio una parte consistente di essa) ha perso il suo ruolo di garanzia.
Domani sarà una giornata cruciale.
Sicuramente, se il presidente Berlusconi venisse condannato, potrebbero esserci ripercussioni sul governo, al di là di quello che si dice.
Qui si sta cercando di eliminare dalla scena politica un uomo che ha fatto tanto per il nostro Paese.
Leggete l'articolo di "Italia chiama Italia" che è intitolato "Mediaset, tensione PdL in attesa del giorno del giudizio".
La nostra democrazia è in pericolo.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento