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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 26 luglio 2013

Il Royal Baby ed il matrimonio gay

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del sito americano "AccessAtlanta.com" che è intitolato "William, Kate, show off their royal newborn son".
Ringrazio dello spunto la mia amica e collaboratrice Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno.
E' nato il figlio del principe William e di sua moglie Kate, George Alexander Louis, il futuro re Giorgio VII.
Ora, questa famiglia ha tutto ciò che una famiglia normale ha: un padre, una madre ed un figlio.
La monarchia inglese si sa ha anche dei connotati religiosi.
Nel 1521, Papa Leone X fece re Enrico VIII "Fidei Defensor" , titolo che fu confermato dal Parlamento nel 1544, dopo lo scisma anglicano.
Proprio lo scisma anglicana creò una situazione in cui il re britannico era al vertice della Chiesa anglicana.
Ora, giusto di recente, la regina Elisabetta II ha firmato la legge che legalizza i matrimoni omosessuali, legge che è stata voluta dal Primo Ministro David Cameron ma che non ha avuto il consenso di tanta parte del Partito Conservatore (il suo) e che è passata grazie all'appoggio del Partito Laburista e del Partito Liberal Democratico.
L'articolo del giornale "Tempi.it" ne parla.
Ora, in quanto capo della Chiesa anglicana, il re britannico è tenuto a rispettare (e a fare rispettare) le leggi di Dio.
Questo è stato detto dal vescovo di Rochester (la cui diocesi fu quella di San Giovanni Fisher) Micheal Nazir Ali (nella foto, con dietro il quadro di re Carlo I Stuart), il vescovo anglo-cattolico che stima il Papa Emerito Benedetto XVI.
Effettivamente, l'omosessualità è citata dalla Bibbia e non è ben vista, tanto nel Vecchio quanto nel Nuovo Testamento.
La sodomia è peccato.
Dunque, firmando quella legge la regina Elisabetta II ha creato un problema di natura teologica che si ripercuoterà anche sulla Chiesa anglicana, spaccandola tra la corrente "liberale", quella calvinista e quella anglo-cattolica.
Termino, con queste parole dette dal vescovo Nazir Ali:

"Cos’è il matrimonio? C’è l’aspetto contrattuale, dal rispetto del partner alla tutela del bambino. Poi c’è la complementarietà, l’uomo e la donna, che sono uguali ma differenti. Soltanto questo rende l’unione permanente", continua Nazir-Ali, riferendosi alle recenti decisioni del governo britannico in tema di matrimonio tra persone dello stesso sesso. "Oggi l’Europa ha di fronte molte sfide, ad esempio l’aborto usato come family planning, un ritorno all’infanticidio che la cristianità aveva eliminato dall’Impero romano, la mercificazione dell’embrione umano, problemi che nascono dal secolarismo che ha scambiato la scienza con la tecnica, è diventato giusto tutto ciò che è fattibile". E chiude con un’immagine profetica: "L’Europa, prima del cristianesimo, era un continente in cui l’uomo era contro l’uomo, una tribù contro l’altra tribù. Ratzinger ha detto che l’Europa si è unita sotto l’egida cristiana tramite il concetto di dignità della persona, di libertà individuale e di separazione dei poteri. Oggi stiamo assistendo ad un ritorno alla barbarie delle tribù. Sono appena tornato da un viaggio in Uganda, dove c’è un grande fervore religioso, mentre in Europa c’è il deserto, un’indulgenza pericolosa, una compiacenza promossa dallo Stato. Nei prossimi anni assisteremo a un nuovo disordine ideologico, a una nuova barbarie. Poi ci sarà una sete di redenzione".

Termino con una domanda ironica, che forse tanto ironica non è: vogliamo vedere che questa situazione metterà d'accordo noi cattolici e gli anglicani?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Cordiali saluti.




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Ringrazio un caro amico di questa foto.