The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 2 luglio 2013
Clive Staples Lewis, Le lettere di Berlicche
Cari amici ed amiche.
L'amica Stefania Ragaglia mi ha inoltrato questo testo intitolato "Clive Staples Lewis, Le lettere di Berlicche":
"Mio caro Malacoda,
è evidente che stai facendo un meraviglioso progresso. L’unico mio timore è che nel tentativo di far affrettare il paziente, tu non lo risvegli al senso della posizione reale. Tu ed io, che vediamo la posizione com’è in realtà, non dobbiamo mai dimenticare che a lui essa appare totalmente differente. Noi sappiamo d’avere già introdotto un cambiamento di rotta nel suo corso, un cambiamento che lo sta già trasportando fuori della sua orbita intorno al Nemico; ma bisogna far sì che egli si immagini che tutte le decisioni che hanno effettuato questo cambiamento di rotta sono triviali e revocabili. Non gli si deve permettere di nutrire il sospetto che egli è ora su una direzione che, sia pure adagio, lo allontana dal sole, su una linea che lo porterà nel freddo e nella tenebra dello spazio più lontano. Per questa ragione sono quasi contento di sapere che va ancora in chiesa e che ancora si comunica. So che in ciò non mancano i pericoli; ma ogni cosa è preferibile alla scoperta della rottura che ha fatto con i primi mesi della sua vita cristiana. Finché ritiene esternamente le abitudini di un cristiano, gli si può ancora far credere di essere uno che ha adottato alcuni nuovi amici e nuovi divertimenti, ma il cui stato spirituale è quasi lo stesso di sei mesi fa. E fintanto che pensa così, dobbiamo preoccuparc inon del pentimento esplicito di un peccato ben definito, e riconosciuto completamente per tale, ma soltanto del sentimento vago, quantunque inquietante, che di recente non si sia comportato proprio bene. Codesta oscura inquietudine deve essere maneggiata con molta cura. Se divenisse troppo forte potrebbe svegliarlo e rovinare tutto il gioco. D’altra parte, se la sopprimi del tutto – il che, fra parentesi, il Nemico probabilmente non ti permetterà di fare – perdiamo un elemento nella situazione che può essere volto a buon fine. Se si permette di vivere a un tale sentimento, pur non permettendogli di diventare irresistibile e di fiorire in pentimento vero e proprio, esso possiede una tendenza incalcolabile. Aumenta la riluttanza del paziente a pensare al Nemico. Tutti gli esseri umani provano una tale riluttanza in quasi tutti i tempi; ma quando pensare a Lui significa porsi di fronte, e intensificare tutta una vaga nube di colpevolezza semiconsapevole, codesta riluttanza viene accresciuta dieci volte. Essi odiano ogni idea che abbia riferimento a Lui, precisamente come un uomo che si trovi in strettezze finanziarie odia la vista stessa di un libretto bancario. In questo stato il tuo paziente non ometterà i suoi doveri religiosi, ma gli diverranno sempre più antipatici. Prima di compierli ci penserà il meno possibile, se lo potrà fare decentemente, e, terminati che li abbia, li dimenticherà al più presto. Alcune settimane fa dovevi tentarlo all’irrealtà e alla disattenzione nelle preghiere; ma ora lo troverai che ti apre le braccia e quasi ti prega di distrarlo dal suo proposito e di ottundergli il cuore. Desidererà che le sue preghiere siano irreali, poiché di nulla avrà tanto spavento quanto del contatto reale con il Nemico. Suo scopo sarà di lasciare che i vermi che dormono continuino a dormire. Una volta che codesta condizione si sarà stabilita sempre più pienamente, ti libererai dello stucchevole compito di dovergli offrire i piaceri come tentazioni. Poiché l’inquietudine e la sua riluttanza ad affrontarla lo taglieranno fuori sempre maggiormente dalla vera felicità, e poiché l’abitudine rende i piaceri della vanità e dell’eccitazione e della volubilità meno piacevoli e insieme più difficili a lasciarsi (questo è infatti ciò che la abitudine fortunatamente dona al piacere) t’accorgerai che qualsiasi cosa, magari un nulla, basterà ad attrarre a sé la sua vagante attenzione. Non ti sarà più necessario un buon libro, che veramente gli piaccia, per tenerlo lontano dalle preghiere o dal lavoro, o dal sonno; basterà una colonna di pubblicità del giornale di ieri. Potrai fargli perdere tempo non soltanto nella conversazione della quale gode, con gente che veramente gli piace, ma in conversazioni con coloro dei quali non gli importa nulla, intorno ad argomenti che lo stancano terribilmente. Potrai riuscire a non fargli far nulla del tutto per lunghi periodi di tempo. (…) I cristiani descrivono il Nemico come uno «senza il quale Nulla è forte». E il Nulla è assai forte: è tanto forte da rubare all’uomo gli anni migliori non in dolci peccati, ma in una terribile volubilità della mente che si aggira in non sa che cosa senza saperne il perché, nell’appagamento di curiosità così deboli che ne è consapevole solo a metà, nel fare il tamburello con le dita e nel battere i tacchi, nello zufolare ariette che non gli piacciono, o nel lungo, oscuro labirinto di sogni privi perfino di quel piacere o di quell’ambizione che diano loro un certo gusto, ma che, una volta che un incontro fortuito abbia dato il via, la creatura è troppo debole e troppo intossicata per scrollarli da sé. Dirai che questi sono peccati veniali. Senza dubbio, come tutti i tentatori giovani, tu hai una gran voglia di poter fare un rapporto con qualche delitto spettacolare. Ma ricordati che la sola cosa che ha importanza è la distanza con la quale riuscirai a separare il giovanotto dal Nemico. La piccolezza dei peccati non ha importanza, purché il loro effetto cumulativo scacci l’uomo nel Nulla, lontano dalla Luce. Un assassinio non è migliore delle carte da gioco, se le carte riescono a fare il gioco. La strada più sicura per l’Inferno, ricordalo, è quella graduale – è il dolce pendio, il soffice suolo, senza brusche voltate, senza pietre miliari, senza indicazioni.
Tuo affezionatissimo zio".
Ringrazio l'amica Stefania dello spunto.
Questo testo mi è piaciuto così tanto da averlo messo su questo blog.
Effettivamente, essere cristiani oggi è difficile.
Infatti, ad esempio, c'è chi usa le leggi della scienza per stravolgere quello che è il concetto naturale di famiglia.
Ora, io ho sempre detto che i geni dell'omosessualità (ammesso che l'omosessualità sia un fatto genetico) sono recessivi, ossia minoritari.
Con questo, non voglio causare un discrimine verso gli omosessuali né essere "nazista", come qualcuno mi ha definito.
Voglio solo dire che gli omosessuali sono una minoranza.
Come minoranza, essi vanno rispettati ma non si possono stravolgere delle leggi naturali, come il diritto.
Questo non è essere "omofobi" o "nazisti" ma è essere realisti!
Lo stesso discorso vale per l'aborto.
L'aborto è un abominio.
L'aborto è la negazione della vita.
Oggi, in questa Europa scristianizzata, dire queste cose fa scandalo.
L'Europa del Medio Evo era la terra cristiana.
L'Europa di oggi è la terra dell'ateismo militante.
Una persona può credere o meno in Dio.
Fa parte del libero arbitrio.
Tuttavia, vi sono atei che propugnano l'ateismo, gli atei militanti.
Essi cercano di fare del proselitismo ateo.
Essi, figli della peggiore tradizione socialista e rivoluzionaria, propugnano la distruzione della famiglia e la negazione della vita (con l'aborto e l'eutanasia) ed attaccano chi si oppone a loro.
Lo apostrofano con termini come "talebano", "ignorante", "medioevale" e quant'altro.
Per indicare una persona che propugna l'ateismo in questo modo, mi verrebbe da citare un'espressione usata dai vecchi massoni inglesi: stupid atheist, stupido ateo o ateo stupido.
Eh sì, visto e considerato che io non sono simpatico agli atei militanti e che sono un "topo di sagrestia", scomodo i massoni inglesi, per dimostrare che certe cose non sono riconosciute solo dalla Chiesa cattolica.
Infatti, gli atei militanti (che, come ho scritto prima, non sono i non credenti, coloro che non credono ma che rispettano gli altri) definiscono "stupidi" ed "ignoranti" i credenti ma, in realtà, i veri stupidi ed ignoranti sono loro.
Per esempio, essi parlano del Medio Evo in modo dispregiativo.
Però, noi dobbiamo tante cose di oggi al Medio Evo.
Per esempio, le mutande furono inventate nel Medio Evo.
Gli occhiali furono inventati nel Medio Evo.
L'assegno bancario fu inventato nel Medio Evo, dai Cavalieri Templari.
Se non fossero ignoranti, queste persone saprebbero certe cose.
Inoltre, i veri "talebani" sono loro.
Essi, infatti, parlano di "libertà di pensiero" ma fanno ben altro, quando, per esempio, insultano i credenti.
Se credessero nella libertà, essi non insulterebbero i credenti.
Essi rovinano l'Europa, come dimostra l'articolo scritto dal professor Massimo Introvigne su "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Il mondo diventa più religioso (ma l'Europa no)".
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
cretino io non attacco i credenti ma attacco i credenti che vogliono imporre la loro visione della vita. Io infatti sono ateo ma non voglio imporre la mia visione della vita: non voglio uno stato laico, non voglio un'eutanasia imposta per legge, né tanto meno metto paletti ai matrimoni tradizionali. Tu invece sei cattolico e vuoi imporre la tua visione a cominciare dal volere uno stato cattolico.
RispondiEliminaTu scrivi aberrazioni e soprattutto falsità, come oggi: ma quando mai ho attaccato i cattolici? ma quando mai mi sono sognato di imporre loro il mio modo di vedere la vita? ma quando mai mi sono permesso di chiamare i cattolici stupidi o ignoranti solo per il fatto di credere in un dio? Io attacco coloro che vogliono imporre il loro modo di vedere la vita: ciò vale tanto per i cattolici che per i musulmani e gli atei. Io sono per la libertà: ognuno ha diritto di vivere la vita secondo le proprie convinzioni personali, fino a che, naturalmente, comincia la libertà degli altri.
Ecco: tu puoi essere contrario ai matrimoni gay e se sei gay sei libero di non sposarti...ma non puoi imporre agli altri di farlo ledendo la loro libertà.
Ecco: tu puoi essere contro l'eutanasia e sei libero di finire i tuoi giorni anche tra sofferenze atroci....ma non puoi imporre agli altri di non disporre della loro vita ledendo la loro libertà.
Ecco: tu puoi voler frequentare scuole cattoliche e che lo Stato ti riconosca la libertà di culto...sei libero! ma non puoi imporre agli altri una scuola e uno stato tali: lederesti la loro libertà.
Questo è essere democratici, questo significa essere rispettosi degli altri in una società profondamente divisa e plurale come quella attuale. E una società che presenta mille sfaccetature non si può che fondare sulla tolleranza e sull'equidistanza dello stato dalle diverse parti in campo....non pretendendo un ritorno al passato sulla base di una sola considerazione: è sempre stato così, è tradizione! La storia va avanti e oggi diverse categorie di cittadini non vogliono tornare indietro ma andare avanti: esistono, sono cittadini come gli altri, sono tanti e allora le loro esigenze debbono essere soddisfatte.
Infine un appunto.
Anche dal punto di vista cattolico il pensiero dei cattolici estremisti è errato: dio ha concesso agli uomini il libero arbitrio, quindi siamo liberi di peccare. Insomma, io sono per l'eutanasia e se provocarmi la morte è peccato saranno cavoli miei di fronte a dio (se esiste). Ma la vita è mia, non è dello stato né di dio...e allora perché deve esserci una legge che mi impedisce di disporne in situazioni che IO ritengo tragiche e non dignitosa? Io voglio l'eutanasia solo per me, non per gli altri! Se gli altri per visione diverse vogliono essere attaccati alla vita fino alla fine sono LIBERI DI FARLO! io rispetto loro: sono coloro che impongono i divieto di eutanasia a non avere rispetto della mia visione della vita. E tu sei esattamente così: sei contro l'eutanasia, sei contro i matrimoni gay, sei per uno stato cattolico. E della libertà di quelli che la pensano diversamente da te cosa ne facciamo? Sai, esistono anche loro, non soltanto tu!
E' l'ultima volta che ti scrivo.
Ma per cortesia, smettila di scrivere che si attaccano i cattolici: sono voi estremisti che vi attaccate da soli e che fate del male alla religione, fomentando e dando ragioni ai laici estremisti come voi!
E poi scusa, dici che ti attaccano: ma tu che hai pubblicato quell'articolo che accosta "naturalmente" gli atei ai satanisti, cos'è? Non è un attacco vergognoso e infamante?
Sì, sei un talebano.
Io non insulto i cattolici perché non li accosto "naturalmente" ai pedofili. Tu hai detto perfino questo.
Per concludere: ma dalla mia vita cosa vuoi? Perché io dovrei vivere secondo le TUE leggi?
Le leggi non devono immischiarsi nelle faccende morali, a cominciare dall'eutanasia! Lo stato, la chiesa? Ne stiano fuori!
Ma dimmi un po', che differenza c'è tra te e i laici estremisti?
RispondiEliminaPer te lo stato deve essere cattolico: deve mostrare simboli cattolici, deve insegnare religione cattolica nella scuola ecc...Addirittura in quest'ultimo caso ci sono bambini che escono dall'aula (giustamente perché non sono cattolici), segno i tempi sono cambiati e che non siamo tutti cattolici in maniera monolitica come un tempo: ci sono molti più atei, per non parlare dei seguaci delle altre relgioni.
In pratica lo Stato deve mettere il naso in una dimensione sacra della persona, quella religiosa, e imporre una determinata visione religiosa.
Per i laici estremisti, invece, al contrario, nei luoghi pubblici sarebbe addirittura vietato portare segni religiosi (come un crocefisso o il velo). Insomma lo Stato entra a gamba tesa in quella sacra dimensione personale che è quella religiosa, addirittura imponendo ai cittadini un determinato modo di vestire.
Per entrambe le visioni estremiste: ma perché non vi fate di c. vostri? Ma perché non lasciate vivere ognuno come crede? Ma perché mio figlio deve andare a scuola e trovarsi un prete oppure, al contrario, non gli posso liberamente apporre al collo un crocefisso?
Ma perché non vi fate i c. vostri e lasciate le persone LIBERE?
Ecco perché io sono per uno stato neutrale dal punto di vista religioso e che lasci alle persone la libertà di fare ciò che vogliono fino a che non toccano la libertà degli altri.
Insomma tu e i laici estremisti siete uguali: siete talebani! Volete entrambi entrare nella vita privata delle persone e imporre IL VOSTRO modo di vivere la vita.
Fatevi i c. vostri e non rompete i maroni!
Si sa che gli le visioni estremità hanno sempre punto di contatto: ecco, tu sei come i laici estremisti. Rompete proprio i cogl.!!!!!
Oppure perché l'italia dovrebbe essere come il regime cinese? I cinesi hanno fatto una scelta antidemocratica schierando lo stato dalla parte degli atei, e lo stato così non rappresenta i credenti.
RispondiEliminaTu invece vorresti uno stato schierato dalla parte dei credenti e che così non rappresenta gli atei e le altre religioni.
Ma perché allora non volere uno stato laico che rappresenti tutti?
Inosmma, chi sto attaccando? Ti pare che io stia attaccando la religione?
Tu sei solo un bugiardo annebbiato.
Te lo ripeto: vivi come cavolo vuoi ma lascia vivere ognuno come cavolo vuole.
Addirittura tu vuoi impormi la tua visione della vita sull'eutanasia? Cioè tu vorresti costringermi a non morire sebbene io possa considerare a un certo punto la mia vita non degna di esser considerata tale?
Tu vuoi impormi questo?! Tu!? ma chi sei!? che vuoi da me!? Ma per caso la mia vita è tua? per caso è dello stato? per caso è di dio, se è vero che non credo nella sua esistenza? LA MIA VITA E' MIA E DI NESSUN ALTRO!
Tu vivi secondo la tua visione cattolica, ti rispetto, molto, ma non cagare il c. a chi non è come te! Io ti lascio libero, fai lo stesso tu con me!
E che c!
Ehi, mettiti calmo!
RispondiEliminaHo dovuto censurarti per i tuoi insulti, vuoi che continui con la censura?
A me non interessa!
Io ti censuro come a quando voglio!
Tu vai a dare del cretino a qualcun altro, villano che non sei altro!
Qui il bugiardo sei tu!
Io non ho mai attaccato gli atei in quanto tali ma attacco gli atei militanti come te!
Le tue parole dimostrano che ho ragione!
La tua volgarità ed il tuo strano concetto di libertà dimostrano ciò.
Per te, essere libero significa essere di sinistra e contro la Chiesa.
Sei solo pieno di odio!
Ho capito il motivo per cui non metti la faccia in ciò che scrivi: qualcuno potrebbe dartele di santa ragione!
per quale motivo che gli atei che professano l'ateismo vanno condannati e invece i cattolici che professano il cattolicesimo no? Allora vuoi dire che la visione atea della vita è di dignità minore rispetto a quella cattolica?
RispondiEliminaRISPONDI SU QUESTO!
Senza considerare che, ovviamente, non hai risposto a tutto il resto. Un esempio? Perché io voglio uno stato NEUTRALE che rappresenti tutti (te compreso) e tu invece devi volere uno stato CATTOLICO che rappresenti solo i cattolici e non es. gli atei? E allora chi è inglobante: io o tu? e chi è escludente: io o tu?
E' questo il punto, RISPONDI! anziché dire che "attacchi e offendi i cattolici"! Oppure mettersi sullo stesso piano dei cattolici significa automaticamente attaccarli come se fossero oggettivamente superiori?
TI HO FATTO DUE DOMANDE PRECISE, SE HAI INTELLIGENZA RISPONDI SU QUESTE DUE DOMANDE, anziché rispondere nel mondo più semplice e tipico dei cretini, ossia evitare il merito e parlare di attacchi, odio e bla bla. Oltre questo non riesci ad andare? scommetto che è proprio così!
e poi quale sarebbe il mio strano concetto di libertà? cioè se il mio è strano, spiegami quale è quello giusto! APPUNTO, MOTIVARE CIO' CHE SI ASSUME! altrimenti pure i deficienti sarebbero in grado di "ragionare"!
RispondiEliminaLa Francia è lo Stato aconfessionale che piace a te!
RispondiEliminaEsso si dice "neutrale".
Eppure, ogni libertà religiosa in quello Stato è stata limitata!
Ne ho anche parlato.
Tu ti dici libero ma sei schiavo della tua ideologia.