Rispondo a questo commento ricevuto su Facebook da una persona che non è tra i miei contatti, riguardo all'articolo che tratta la questione della Cupola della Roccia:
"Non c'è alcuna sacralità per i cristiani delle rovine del Tempio nella Nuova Legge. In hac mensa novi Regis,novum Pascha novæ legis
Phase vetus términat.
Vetustátem nóvitas,
umbram fugat véritas,
noctem lux elíminat. (S.Tommaso d'Aquino, sequenza Lauda Sion)".
Non contesto di certo San Tommaso d'Aquino (1225-7 marzo 1274) ma alcune cose debbono essere fatte notare.
In primo luogo, noi cristiani siamo il "popolo della Nuova Alleanza".
Però, la "Nuova Alleanza" c'è perché esistette (ed esiste) l'Ebraismo, la religione dell'Antica Alleanza".
Gesù Cristo era un ebreo, uno che frequentava il Tempio di Gerusalemme.
Erano ebrei anche la Vergine Maria, San Giuseppe e gli apostoli.
Dunque, il Cristianesimo nacque dall'Ebraismo.
Anche vari uomini cristiani del Medio Evo, anche contemporanei a San Tommaso d'Aquino, rimarcarono questo.
In secondo luogo, ricollegandomi a quanto scritto prima, Abramo ed Isacco furono patriarchi tanto dell'Ebraismo, quanto del Cristianesimo.
La roccia nella moschea della Cupola della Roccia fu la pietra su cui Abramo stette per sacrificare Isacco.
Dunque, se è sacra per gli ebrei, significa che lo è anche per noi cristiani, proprio perché è legata all'Antico Testamento, che Gesù Cristo non rinnegò.
Per finire, deve essere ricordato che la moschea in questione fu convertita in chiesa durante il periodo in cui Gerusalemme fu sotto il controllo dei cristiani del Regno di Gerusalemme tra il 1099 ed il 1187.
Essa fu denominata "Templum Domini".
Dunque, se non avesse avuto alcuna sacralità, quell'edificio non sarebbe stato convertito in chiesa e rinominato "Templum Domini".
Io penso che certi cattolici "tradizionalisti" ragionino esattamente come certi bizantini del secolo XV, i quali preferirono sottomettersi ai Turchi, i quali si presero Costantinopoli il 29 maggio 1453, piuttosto che riconciliarsi con il Papa.
Questi cattolici "tradizionalisti" preferiscono la kefiah palestinese alla kippah ebraica.
In nome di questo pregiudizio che sa di giudeofobia, essi rinunciano alla loro libertà.
Questo atteggiamento è davvero triste.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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