L'articolo è di Edy Cohen.
Ve ne riporto uno stralcio:
"Recentemente si sono verificati tre gravi eventi che riguardano i cristiani nei territori governati dall’Autorità Palestinese, ma non hanno fatto notizia perché non sono collegati a Israele.
Lo scorso 25 aprile, gli abitanti terrorizzati del villaggio cristiano di Jifna, vicino a Ramallah, hanno chiesto all’Autorità Palestinese di proteggerli dopo che erano stati aggrediti da musulmani armati. La violenza è scoppiata quando una donna del villaggio ha presentato denuncia alla polizia dell’Autorità Palestinese a carico del figlio di un importante notabile affiliato a Fatah, accusandolo d’aver attaccato la sua famiglia. Per tutta risposta sono arrivate nel villaggio decine di uomini armati di Fatah che hanno sparato in aria centinaia di proiettili e lanciato bombe incendiarie, urlando imprecazioni e causando seri danni ai beni pubblici. E’ un miracolo che non ci siano stati né morti né feriti. Nonostante le richieste d’aiuto degli abitanti, la polizia dell’Autorità Palestinese non è intervenuta durante la scorreria, che è durata per ore. Non è stato arrestato nessun sospetto. È interessante notare che gli aggressori hanno ingiunto ai residenti di pagare la jizya, la tassa pro capite storicamente imposta alle minoranze non musulmane sotto dominio islamico. Le più recenti vittime della jizyasono state le comunità cristiane in Iraq e Siria sotto lo Stato Islamico (ISIS).
Il secondo incidente è avvenuto la notte del 13 maggio. Dei vandali hanno fatto irruzione in una chiesa della comunità maronita nel centro di Betlemme, profanandola e rubando costose attrezzature di proprietà della chiesa, incluse le telecamere di sicurezza. Tre giorni dopo è stata la volta di una chiesa anglicana nel villaggio di Aboud, a ovest di Ramallah. I teppisti hanno tagliato la recinzione e hanno fatto irruzione rompendo le finestre della chiesa. Anche qui hanno profanato e rubano una grande quantità di attrezzature. Come nei due precedenti incidenti, non è stato arrestato nessun sospetto".
Avete letto bene?
Chi dice che Israele sia uno "Stato fondamentalista" e la sedicente "Palestina" sia un "Paese laico e civile" è smentito.
La foto qui sopra mostra la chiesa di San Charbel della comunità maronita di Betlemme, la quale è stata profanata, saccheggiata ed incendiata.
Dunque, la sedicente Autorità Nazionale Palestinese ha qualcosa da dire?
Il problema è che questi mass media non vogliono parlare dei problemi dei cristiani nei territori governati dalla sedicente Autorità Nazionale Palestinese.
Non ne vogliono parlare perché sono infetti dal virus del "politicamente corretto".
Questa viltà europea nei confronti dell'Islam è oramai palese.
Se l'Europa del 1071 si fosse comportata come quella attuale, il muezzin canterebbe da un minareto costruito in Vaticano da un secoli.
Questi vigliacchi europei non vogliono dire che nei territori in mano all'Autorità Nazionale Palestinese si paga la jizya.
In nessun Paese degno di una civiltà si deve pagare una tassa per professare la propria fede.
Purtroppo, questi soloni dei mass media europei continueranno a tacere di fronte di ciò.
Noi semplici blogger e comuni cittadini dobbiamo continuare a dire le cose ad alta voce.
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