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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 5 dicembre 2018

Βασιλικὸν Δῶρον/ Basilikon Doron

Imago accussì mittìu...
certu 'n bona scriptura...
suvranu pì gratia di Diu...
ca certu accussì si dissi...

Iacobus rex Anglorum et Scotorum...
comu novu Melchisedec...
rex et sacerdos...quasi Bibliae...
Caesar et Papa...comu vosi...
pì dû regnu paci ca capiscìu.

Italiano:

Immagine così mise...
certo in buona scrittura...
sovrano per grazia di Dio...
che certo si disse...
Giacomo re d'Angli e di Scoti...
come novello Melchisedec...
re e prete...quasi di Bibbia...
Cesare e Papa...come volle...
per del regno pace che capì.

I re mi hanno sempre affascinato.
In particolare, sono sempre stato affascinato dagli imperatori bizantini e dai re d'Inghilterra.
Un caso è quello di re Giacomo I Stuart (19 giugno 1566-27 marzo 1625).
Questo re fu uno dei più colti, anche se molto discusso, per le sue presunte tendenze omosessuali.
Del resto, chi non fa "cose da uomini duri" è "passibile di accusa di omosessualità" .
Essere un amante della scrittura rende "passibili di simili accuse", agli occhi del sentire comune.
Ne so qualcosa pure io.
Uno che scrive poesie è visto come "strano" o come "omosessuale", a prescindere dal fatto che lo sia o meno.
Spero di trovare altri "strani" come me.
L'ignoranza fa brutti scherzi.
Re Giacomo I fu uno scrittore.
Per esempio, egli scrisse un trattato di demonologia, "Daemonologie" , che fu scritto nel 1597.
Per la cronaca, avrei intenzione di acquistare questo libro, che poi vorrei recensire su "La Civetta".
Due anni dopo, Giacomo scrisse un libro intitolato "Basilikon Doron" (Βασιλικὸν Δῶρον)
il "Dono regale".
Esso fu scritto in forma di lettera privata al figlio Enrico, duca di Rothesay e principe del Galles (19 febbraio 1594-6 novembre 1612).
Poi, Giacomo lo regalò all'altro figlio Carlo (19 novembre 1600-30 gennaio 1649), che poi divenne re, essendo morto Enrico.
Nel 1603, fu pubblicato in Inghilterra ed ebbe successo.
Questo libro fu un trattato politico.
In esso furono tracciate le linee guida di un buon monarca cristiano.
Il testo è diviso in tre parti.
La prima descrive il dovere di un re nei confronti di Dio come cristiano. La seconda si concentra sui ruoli e le responsabilità in ufficio e la terza riguarda il comportamento corretto nello stile di vita quotidiano.
Questo libro, però, portò all'attenzione la questione dell'Inghilterra.
Sostenitore della supremazia regia sulla Chiesa d'Inghilterra e della struttura e della "Via media" dogmatica dell'anglicanesimo, con quest'opera, il re criticò tanto i puritani, che volevano una Chiesa calvinista, presbiteriana e staccata dal potere regio, quanto i cattolici.
Con ogni probabilità, egli fece ciò perché capì che nel regno vi era una spaccatura non solo tra papisti ed anti-papisti ma anche tra anglicani (più moderati) e puritani (più estremisti) in seno ai secondi e che questa spaccatura avrebbe portato a conseguenze gravi, che poi ci furono.
Quanto accadde a suo figlio e successore, re Carlo I , fu la dimostrazione di ciò.
Dunque, facendo la "faccia cattiva" con i puritani ed i cattolici e proponendosi come novello Melchisedec, una figura intorno a cui riunire il popolo politicamente e religiosamente, re Giacomo I credette di potere salvaguardare la pace nel regno.










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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.