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giovedì 27 dicembre 2018

Caso Inter-Napoli: ha perso lo sport

La partita tra Inter e Napoli di ieri sarà ricordata per cose ben diverse dai fatti sportivi.
A causa dei cori razzisti da parte di alcuni ultrà interisti contro il giocatore del Napoli Kalidou Koulibaly, per due turni, i nerazzurri dovranno giocare a porte chiuse.
Per un altro turno, la squadra allenata da Luciano Spalletti dovrà fare a meno dei supporter della curva. 
Anche i giocatori del Napoli Koulibaly ed Lorenzo Insigne sono stati squalificati.
Già diffidato in precedenza, Koulibaly è stato ammonito "per comportamento scorretto" nei confronti del nerazzurro Politano e poi per "avere rivolto all'arbitro un ironico applauso".
La squalifica è di due turni.
Insigne, multato anche di diecimila Euro, ha invece "rivolto al 48' del secondo tempo al direttore di gara un epiteto gravemente insultante" e la sanzione è stata aggravata in quanto Insigne è capitano.
La cosa più grave, però, è stata la morte di un tifoso interista di nome Daniele Belardinelli, morte che è avvenuta durante gli scontri tra i tifosi di Inter e Napoli, prima della partita.
Purtroppo, la cosa deve essere detta: ha perso lo sport.
Non si può morire per una partita di calcio.
Esprimo il mio cordoglio per il tifoso rimasto ucciso. 



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Ringrazio un caro amico di questa foto.