L'articolo è un pezzo di Henryk Broder su "Die Welt".
Ne riporto uno stralcio:
"Scrive Henryk Broder su Die Welt (11/12/2018)
“La Germania trattiene il fiato. Le onde d’urto si diffondono in tutto il Paese, accompagnate da uno sconfinato stupore. Cosa è successo? Angela Merkel rimette il cancellierato? Le auto diesel verranno immediatamente messe fuori circolazione? L’SPD sta raggiungendo la soglia del 5%? Il cambiamento climatico non avrà luogo dopo tutto o la rivoluzione energetica sarà cancellata? Niente di tutto ciò. Si tratta di un’indagine dell’Agenzia europea per i diritti umani con sede a Vienna, secondo cui l’antisemitismo è in aumento”.
Così scrive Henryk Broder, intellettuale ebreo-tedesco di origine polacca, nella sua column per la Welt. “L’85% per cento degli ebrei nell’Unione europea considera l’odio per gli ebrei come un problema importante nella loro società, in Francia sono il 95%, in Germania l’85%. Uno che dovrebbe ben saperlo, Felix Klein, il commissario dell’antisemitismo del governo federale, considera lo sviluppo ‘allarmante’ e promette che ‘combatterà contro di esso’. È probabile che sarà una guerra contro i mulini a vento. Condotta da assistenti sociali, accompagnata dalle solite richieste di più soldi e più personale, come nella lotta contro la tossicodipendenza. Corredata da domande, chi ha fallito: lo stato, la società, il sistema educativo, tutti noi? Come se questo argomento fosse sempre stato taciuto. La discussione sull’antisemitismo era ed è soprattutto rituale e virtuale. Ha avuto luogo nelle date designate, l’anniversario della ‘Notte dei cristalli’ e la liberazione di Auschwitz. Giammai è stato così facile come oggi essere antinazista e antifascista".
Rispondo alla domanda posta nell'articolo in questo con queste parole: abbiamo fallito tutto.
Hanno fallito gli Stati, ha fallito il sistema educativo ed abbiamo fallito anche tutti noi.
Noi ci siamo fatti prendere da questa boria socialista, secondo cui tutti possono essere accolti, e dall'idea dello Stato che assiste e può fare tutto.
Il sistema educativo ha influito molto, con le idee del marxismo ben presenti.
Finché tutto andava bene, nessuno si lamentava.
Ora che le cose vanno male, ci sono i problemi.
Purtroppo, l'antisemitismo c'è ancora e a quello di matrice nazionalsocialista si è aggiunto quello di matrice islamista.
Quest'ultimo è stato spesso sottovalutato ma oggi è diventato un problema sempre più grave.
Ora, l'antisemitismo è dettato dalla rabbia, dall'ideologia e dall'ignoranza.
Queste tre cose sono una miscela veramente pericolosa.
La gente è arrabbiata, per la crisi.
Purtroppo, girano ancora le ideologie antisemite.
A ciò, si unisce l'ignoranza.
La gente non si informa. Non si fa una cultura e non vuole conoscere le cose, presa com'è dalla rabbia e dall'esigenza (di per sé sacrosanta) di migliorare le proprie condizioni.
Per esempio, la gente ignora che senza l'Ebraismo non ci sarebbe mai stato il Cristianesimo.
Oltre a ciò, vi è anche l'antisemitismo di matrice islamista, che è un antisemitismo frutto dell'odio becero verso lo Stato di Israele.
Nel mondo islamico, vi è una larga parte di persone che vive nell'ignoranza e che tende ad essere strumentalizzata da imam fanatici e non solo.
Ora, il Corano non ha esegesi e sulle sue pagine sono scritte cose terribili contro gli ebrei e noi cristiani.
Questo, unito all'ignoranza, genera l'antisemitismo, che si acuisce con l'odio verso Israele, visto come la "longa manus" di quello Stato che i musulmani chiamano il "Satana americano".
Purtroppo, questo antisemitismo è stato importato anche qui in Europa e per gli ebrei europei le cose non si mettono bene.
Penso agli ebrei di Francia e Svezia, che sono costretti a scappare dai loro Paesi, perché minacciati dai fanatici delle comunità islamica.
A fronte di ciò, il silenzio dei governi "moderati" e di sinistra è davvero assordante.
Fa specie che gli "antifascisti" non dicano nulla di fronte a coloro che vogliono la distruzione dello Stato di Israele e che predicano l'antisemitismo.
Fa specie che gli "antifascisti" non dicano nulla di fronte a coloro che vogliono la distruzione dello Stato di Israele e che predicano l'antisemitismo.
Questo è ancora più grave e temo che si stia andando verso il punto di non ritorno.
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