Come riporta "Il Giornale", egli aveva già detto ciò non più tardi del 2016, definendola un diritto civile.
Ora, egli è andato oltre, scrivendo una lettera al ministro degli Interni Matteo Salvini, a cui ha lanciato una sfida.
Queste sono alcune parole di Piccardo:
"Purtroppo questi 13 anni di parole e dichiarazioni d'intenti non hanno prodotto niente, ho seguito da vicino tutto il processo e mi sono convinto che abbiamo sbagliato metodo, noi musulmani e lo Stato. Nessuna delle organizzazioni presenti sul territorio rappresenta significativamente i musulmani d'Italia, presto tre milioni, uno dei quali cittadini italiani".
Ora, il problema è che l'Islam non ha una voce sola, visto che non ha neppure una Chiesa, e non è disposto ad accettare in pieno la nostra cultura e la nostra legge, essendo esso un sistema giuridico.
Ergo, per potersi integrare, l'Islam dovrà abiurare la Sharia.
Purtroppo, temo che questo non sia possibile, poiché la Sharia deriva direttamente dal Corano e (quindi) non è facoltativa.
Piccardo ed i suoi capiranno ciò?
Io ho seri dubbi, visto che proprio Piccardo vuole la poligamia.
Una cosa del genere non può essere compatibile con il nostro ordinamento.
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