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lunedì 31 dicembre 2018

Le due tendenze dell'anglicanesimo del tempo di re Enrico VIII e dopo

La rottura tra il re d'Inghilterra Enrico VIII (28 giugno 1534-28 gennaio 1547) e la Chiesa cattolica portò alla nascita di due correnti dentro la Chiesa d'Inghilterra.
La prima fu quella dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (nell'immagine a destra, 2 luglio 1489-21 marzo 1556) e del Segretario principale Thomas Cromwell (1485-28 luglio 1540) che videro nello scisma l'inizio del cammino che avrebbe portato al protestantesimo.
La seconda fu quella di altri personalità come il vescovo di Winchester Stephen Gardiner (1483-12 novembre 1555) e di Edmund Bonner (nell'immagine a sinistra 1500-5 settembre 1559), i quali videro nello scisma solo una nascita di una Chiesa autocefala nell'ambito di un cattolicesimo dogmatico.
Dapprima, re Enrico VIII sembrò propendere per le idee della prima corrente, anche per effetto del matrimonio con Anna Bolena (1501 o 1507-19 maggio 1536), se pur blandamente.
Quindi, furono compiuti alcuni piccoli passi verso il luteranesimo.
Per esempio, fu introdotto l'uso della Bibbia tradotta in inglese da William Tyndale (6 ottobre 1464-6 ottobre 1536).
Poi, però, egli cambiò completamente visione, spostandosi verso la seconda corrente.
Nel 1539, egli promulgò i "Sei Articoli", con cui confermò la tradizione cattolica nell'ambito della Chiesa anglicana, con la difesa dell'episcopato, difesa della messa in latino, dei sacramenti, del culto della Vergine Maria e dei santi e della transustanziazione.
Tuttavia, la sorte determinò il destino della Chiesa anglicana.
Il 28 gennaio 1547, re Enrico VIII morì.
Durante il regno di re Edoardo VI (12 ottobre 1537-6 luglio 1553), Cranmer poté imporre la sua linea, grazie alla complicità del reggente, lo zio del sovrano Edward Seymour (1506-22 gennaio 1552).
Nel 1549, fu introdotto l'uso del "Book of Common Prayer", con cui furono abolite molte pratiche del cattolicesimo, con la sostituzione del latino con l'inglese come lingua liturgica, l'abolizione delle pratiche devozionali alla Madonna e ai santi, la riduzione a due dei sacramenti, l'abolizione del celibato ecclesiastico, l'abolizione della transustanziazione nell'Eucaristia (che iniziò ad essere celebrata con due specie) e con il nuovo ordinario che fu dato ai pastori protestanti e non ai preti cattolici.
Nel 1552, il protestantesimo assunse toni ancora più radicali, introducendo il concetto ammiccante al calvinismo secondo cui "la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia sarebbe stata determinata dal cuore del fedele".
Prelati come Gardiner e Bonner (che dal 27 novembre 1538 all'ottobre 1539 fu vescovo di Hereford e dal 4 aprile 1540 fu vescovo di Londra) furono sostituiti da altri e non vedendo altra possibilità si riconciliarono con il Papa.
Il 6 luglio 1553, re Edoardo VI morì.
Si fece incoronare regina lady Jane Grey (1537-12 febbraio 1554) ed ella regnò dal 10 al 19 luglio 1553.
Tuttavia, la figlia primogenita di re Enrico VIII, la principessa Maria (18 febbraio 1516-17 novembre 1558), contestò la cosa e la ebbe vinta, cacciando dal trono e facendo arrestare lady Jane Grey, che poi fu condannata a morte.
Con la regina Maria I si cercò di ricondurre l'Inghilterra al cattolicesimo.
Gardiner e Bonner furono rimessi ai loro posti ed il cattolicesimo fu riproposto.
Ci furono delle persecuzioni ai danni dei protestanti.
Cranmer, che in un primo tempo ritrattò le sue idee, fu deposto dal suo seggio arcivescovile nel 1555.
Al suo posto fu messo il cardinale Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558), prima come amministratore apostolico e poi come arcivescovo.
Il 21 marzo 1556, Cranmer fu arso al rogo.
Tuttavia, il tentativo della regina Maria I si infranse con la sua morte, avvenuta il 17 novembre 1558 a causa di un cancro.
La sorellastra Elisabetta (7 settembre 1533-24 marzo 1603) salì al trono.
Con ella, le due tendenze furono sintetizzate.
Da una parte, fu rotto il legame con Roma e furono introdotti cambiamenti in senso protestante e, dall'altra, furono mantenuti l'episcopato, la successione apostolica e l'uso dei paramenti sacri nella messa, come nel cattolicesimo.
I cattolici subirono delle persecuzioni, come i puritani.
Queste due tendenze si alternarono nei tempi successivi, a seconda dei luoghi, cosa che avviene ancora oggi.

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