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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 23 dicembre 2018

Ricordiamoci di quel Natale del 1914

Visto che si parla tanto della I Guerra Mondiale, la cui fine avvenne 100 anni fa, voglio ricordare un piccolo particolare.
Correva l'anno 1914 e nella zona di Ypres, in Belgio, le truppe tedesche e quelle inglesi cessarono di combattere nel giorno di Natale.
I tedeschi iniziarono a cantare i canti natalizi nelle loro trincee e gli inglesi risposero con i loro canti natalizi.
Ad un certo punto, i due nemici iniziarono a fraternizzare, scambiandosi anche piccoli doni.
Ora, nonostante una guerra terribile come la I Guerra Mondiale, i due nemici smisero di combattere e fecero una tregua per rispetto verso il Natale.
Oggi, questo rispetto non c'è.
Ci sono persone che lavorerebbero anche nel giorno di Natale.
Ci sono persone che reputano il Natale un impiccio per i loro affari e che non piangerebbero se la festa fosse abolita ufficialmente.
Sarà povera quella società che farà ciò.
Una società che abolisce le sue feste, i suoi usi ed i suoi costumi è una società di "uomini qualunque".
Una società di "uomini qualunque" è una società destinata a morire.
La storia lo dice.
Basta anche leggere la Bibbia, il Vecchio Testamento.
Coloro che vollero distruggere il popolo ebraico cercarono di fare ciò distruggendone le feste.
A coloro che vedono il Natale come un impiccio per i loro affari o che (parlando con i termini del marxismo) vedono coloro che festeggiano una festa come il Natale come dei pessimi lavoratori, consiglierei di leggere il libro "Canto di Natale" di Charles Dickens.


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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".