Su "Controverso Quotidiano" vi è un articolo intitolato "Ecco sette modi per rovesciare la civiltà occidentale dall’interno".
Io vi riporto tre di questi "sette modi" in cui si vuole distruggere la nostra civiltà:
"“La civiltà occidentale gode di una brutta reputazione in questi giorni”, scrive Nicola Wright. “Nonostante sia la fonte di tutte le nostre strutture giuridiche, le nostre tradizioni e valori, così come i concetti di individualismo, pensiero razionale e metodo scientifico, sembra che l’idea stessa di civiltà occidentale sia qualcosa da denigrare. La civiltà occidentale è sotto attacco dall’interno”. Ci sono sette modi per rovesciare l’Occidente.
Negare che esiste
“Avete mai sentito qualcuno dire che l’Australia, la Gran Bretagna o l’Europa non ha una cultura? E’ un’accusa comune nei paesi occidentali, soprattutto quando la popolazione esprime preoccupazione per l’immigrazione. Se non esiste una tradizione culturale occidentale, se gli occidentali hanno difficoltà ad articolare ciò che è o hanno semplicemente paura a farlo, allora è più facile rinunciarvi. Un modo per favorire questa negazione della nostra storia è quello di evitare di insegnarla nelle scuole e nelle università”.
Abbattere tutte le statue
“Quale modo migliore per minare la civiltà occidentale di abbattere i suoi monumenti e giudicare i personaggi storici del passato in base alle norme sociali e culturali di oggi? Abbattere statue di ‘problematici’ eroi occidentali è il segnale ultimo della virtù anti-occidentale. L’abbattimento delle statue può essere efficacemente associato al rifiuto di offrire corsi universitari sulla civiltà occidentale e alla revisione dei curricula di storia nelle scuole superiori, come mezzo per denigrare i benefici e i risultati dei nostri antenati, e concentrarsi indebitamente sugli aspetti negativi”.
Attuare le leggi sul discorso dell’odio
“Il modo migliore per far regredire le nostre società in nome della ‘tolleranza’ è punire la libertà di espressione. Uno dei risultati della tradizione culturale occidentale è stato l’alto valore attribuito al diritto di dire la propria senza essere sanzionato. Nel Regno Unito la gente viene arrestata per il pensiero sbagliato su Twitter, segnalando un’inversione del rispetto per la libertà di pensiero che è alla base del patrimonio culturale occidentale”".
Mi basta pensare all'abolizione del Natale e delle domeniche, che in molti casi diventano giorni di lavoro, alla rimozione dei crocifissi nelle scuole, che per qualcuno sarebbero "offensivi per i non cristiani, e a tutte le iniziative atte a denigrare la nostra stessa cultura.
Inoltre, si taccia di razzismo chi si dice contro l'immigrazione clandestina, anche usando la legge.
Questo non è solo liberticida ma è anche deleterio perché si introduce un concetto secondo cui i valori di un popolo possono essere calpestati in nome di quella cosa che è chiamata "accoglienza", che spesso è una sorta di carità pelosa.
Qui sta il problema.
Per colpa di un certo modo di pensare, noi dovremmo sentirci in colpa di tutti i mali di questo mondo.
Penso, ad esempio, anche al colonialismo.
Però, anche gli Arabi colonizzarono terre e soggiogarono popoli.
Eppure, questi "dotti" del buonismo non lo dicono, per paura di non sembrare islamofobi.
Inoltre, guai a chi dice che le Crociate furono un atto difensivo.
Forse, non si sa che se non fosse stato per le Crociate, l'Impero Romano d'Oriente e l'Europa sarebbero caduti in mano islamica dal Medio Evo.
Eppure, chi dice una cosa del genere viene accusato di islamofobia, di razzismo e di revisionismo.
Mentre noi rinneghiamo i nostri usi e costumi e "correggiamo" la nostra storiografia, gli altri vogliono imporci la loro visione del mondo.
Purtroppo, i buonisti che sono tra di noi sono conniventi e (addirittura) per qualcuno di loro l'Islam sarebbe la "cura" contro il secolarismo, perché è ritenuto essere la "religione per i poveri", contro un Cristianesimo "borghese, affarista e corrotto".
Così, si vuole distruggere la nostra identità in ogni suo aspetto.
Una civiltà senza identità è destinata a perire.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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