"Le leggi islamiche sono incompatibili con le leggi britanniche, che sono basate sui valori cristiani".
Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di queste parole.
Queste parole non sono state dette da un "papista baciapile pazzo e fanatico" come il sottoscritto ma dall'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, che è primate anglicano.
L'arcivescovo (nella foto) ha centrato il problema.
Il Corano non è solo un libro sacro di una religione (l'Islam) ma è anche un codice giuridico.
I musulmani lo applicano alla lettera e senza esegesi.
Da qui nascono tantissimi problemi.
Per un musulmano, il Corano rappresenta anche un insieme di norme che regolano i rapporti sociali tra persone.
Questo cozza con le nostre leggi, che oltretutto prevedono anche una separazione tra sfera temporale e sfera spirituale, cosa che l'Islam non ammette.
Termino, tirando le orecchie ai nostri fratelli anglicani. Lo faccio fraternamente e senza polemica.
Infatti, va bene ricordare che le nostre leggi sono fondate su valori cristiani ma ciò dovrebbe essere fatto anche prima di staccare la spina ad un bambino malato.
Il caso di Charlie Gard insegna.
Vorrei che questo arcivescovo facesse un lungo colloquio con Bergoglio, anche se dubito che quello possa convergere sulle sue idee.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'Inghilterra oltre alla soppressione dei bambini malati direi che bisogna togliere la sharia dalle loro leggi, cosa che invece è stata introdotta qualche anno fa