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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 26 giugno 2018

L'ossa dû re Artù/ Le ossa del re Artù

A Sancti Michaeli Munti,
da unni appinnutu fu...
martyr et abbas...Beatu Riccardu...
autru accussì...di prescia...
factum quasi 'n unu casciuni...

l'ossa s'attruvaru...
et funu chiddi dû re Artù...
forsi...pì da lu periculu fora...
mettiri...ammucciannu a lu mali.

Italiano:

A di San Michele il Monte...
da ove appeso fu...
martire ed abate...Beato Riccardo...
altro così...di furia...
fatto quasi in cassone...
le ossa si trovarono...
e furono quelle del re Artù...
forse...per dal pericolo fuori...
mettere...nascondendo al male. 


Re Artù potrebbe essere stato sepolto a Saint Michael's Mount, in Cornovaglia.
Ora, il luogo in cui il noto sovrano sarebbe stato sepolto fu l'abbazia di Glastonbury.
Tuttavia, questa abbazia fu distrutta dalla politica scismatica di re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) nel 1539.
L'abate Richard Whiting (1460-15 novembre 1539) fu impiccato sul colle del Tor, ove vi era la chiesa di San Michele, di cui oggi resta il campanile, e poi fu squartato.
Tuttavia, i monaci di Glastonbury potrebbero avere portato via le ossa di re Artù dall'abbazia, per trasferirle in Cornovaglia, nell'isola di Saint Michael's Mount, posta esattamente dall'altra parte rispetto a Mount Saint Michel, la famosa isola francese con l'abbazia che secondo la leggenda sarebbe stata voluta proprio da San Michele Arcangelo.
Anche a Saint Michael's Mount esisteva un'abbazia che fu successivamente soppressa dalla politica protestante sotto re Edoardo VI nel 1548.
Del cenobio (che divenne una fortezza) esistono ancora il refettorio e la chiesa.
Delle ossa furono rinvenute a Saint Michael's Mount nel 1979.
Quelle ossa potrebbero essere state di re Artù.
Anzi, quella di re Artù potrebbe non essere stata solo una leggenda.
Poco dopo la partenza delle legioni romane dalla Britannia (avvenuta nel 410 AD) regnò in Britannia un certo Vortigern, un sovrano britannico-romano vissuto tra il 394 ed il 454.
Vortigern fu crudele.
Non avendo avuto i soldati da Roma per difendersi dagli irlandesi e dagli scozzesi, nel 449, Vortigern assoldò gli Angli, i Sassoni e gli Juti.
Questi furono dei mercenari.
Per sancire un'alleanza, Vortigern sposò la figlia del re sassone.
Questo fatto fu visto male dalla popolazione britannico-romana poiché i Sassoni erano pagani. La popolazione britannico-romana era cristiana.
Ad un certo punto, gli "alleati" di Vortigern gli si ribellarono e si presero pezzi del suo regno, partendo da est e andando verso ovest.
Tuttavia, questa espansione degli Angli, dei Sassoni e degli Juti non riuscì ad arrivare in Galles e in Cornovaglia.
Qui potrebbe essere intervenuto re Artù, il quale potrebbe essere identificato con un capo britannico- romano di nome Riothamus, di cui scrisse Giordane (550 AD) nella sua "Getica".
Storia e leggenda si confondono.








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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.