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lunedì 25 giugno 2018

Carrefour aperto 24 ore a Mantova? Non ha senso

Questo è un articolo dell'amico Matteo Vincenzi, un ottimo giornalista che scrive su "La Voce di Mantova".
L'articolo è intitolato "Carrefour, proteste dei residenti. Zera (Lega): "Chiuda alle 21".
L'articolo in questione parla di una protesta scoppiata a Mantova.
Questa protesta è dei residenti nella zona vicino a Piazza Cavallotti, ove vi è un negozio della catena "Carrefour" che è aperto 24 ore su 24.
I residenti non ce la fanno più a sopportare i rumori.
Il consigliere comunale della Lega Massimo Zera ha detto: "Per una città come Mantova un punto vendita aperto 24 ore non ha alcun senso. E poi crea disordini".
Egli ha chiesto che la sua chiusura avvenga alle 9.00 PM, le 21.00.
Ora, io sono perfettamente d'accordo con Zera.
In una città come Torino, Milano, Roma o Napoli o in una zona vicina ad un aeroporto o ad un'autostrada, un punto vendita aperto 24 ore su 24 avrebbe senso. Anzi, sarebbe perfettamente in linea con le esigenze attuali.
Invece, in una città come Mantova che è abitata solo da 49.445 abitanti (tenendo conto di tutto il suo Comune) e che ad una certa ora si svuota, un negozio aperto 24 ore su 24 non ha senso.
Anzi, rischia solo di creare disordini.
Oltretutto, lo dico da mantovano di Roncoferraro, Mantova non è una città ricettiva.
Purtroppo, Mantova è più una città di transito, poiché le importanti vie di comunicazioni per Padova, per Verona, per Cremona e per Parma (attraverso Casalmaggiore) passano di lì, che non una città da vivere e per il turismo, nonostante le sue grandi potenzialità.
Infatti, Mantova ha grandi potenzialità (basti pensare all'arte e alla cultura) ma ha fatto ben poco per valorizzarsi e (di conseguenza) per espandersi.
Basti pensare alla mancanza di infrastrutture adeguate per raggiungerla.
Per andare a Mantova, per esempio, io debbo fare la coda sul ponte di San Giorgio o su quello di Via Brennero oppure sulla strada di fronte alla stazione delle ferrovie.
Per esempio, se ci fosse una variante in grado di dirottare fuori dalla città il traffico diretto a Cremona o a Parma, le cose cambierebbero.
La città sarebbe più vivibile e (forse) si espanderebbe.
Infatti, il traffico diretto a Cremona, a Padova, a Verona, a Parma o a Modena va a creare l'ingorgo perché le strade sono inadeguate.
Se Mantova fosse una città in grande espansione, potrebbe starci il negozio aperto 24 ore su 24.
Purtroppo, la realtà è ben diversa.
Oltretutto, quel negozio della "Carrefour" tanto contestato si trova nel centro della città, in una zona che non è sempre di passaggio e in cui (spesso e volentieri) si deve andare appositamente, a differenza di altri punti poco fuori dalla città, come l'ex-Strada Statale 10 "Padana Inferiore",  che unisce Padova a Cremona, o l'ex-Strada Statale 420 "Sabbionetana", che la collega a Parma,  o la ex-Strada Statale  62  "della Cisa", che unisce Verona al passo della Cisa e che (all'altezza di Cerese) interseca l'ex-Strada Statale 413 "Romana", la quale collega Mantova a Modena.
Per questo, io non posso fare altro che essere d'accordo con il consigliere Zera.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.