Queste sono le sue parole:
"Anch' io sono stato minacciato di morte dai Lo Russo ma ho sempre rifiutato la scorta per stare in mezzo alla mia gente. Non mi sento di chiedere tanto a Roberto Saviano, che però deve sapere una cosa. Il suo gioco è ormai scoperto e noi abbiamo bisogno di testimoni, non di maestri, veri o falsi che siano".
Per dirla a mio modo, la camorra si fa due risate di fronte ai libri di Roberto Saviano.
Il libro di Saviano intitolato "Gomorra" non rappresenta un pericolo vero per la camorra, per la 'ndrangheta o per la mafia.
Infatti, l'antimafia non si fa con le chiacchiere (che creano solo divisione) ma con i fatti.
Alla mafia fa più paura il prete che toglie i bambini e le persone povere dalla strada, il giornalista che fa vere inchieste, anche rischiando la vita, il magistrato che indaga ed opera senza clamore e senza buttare il tutto nella cagnara della politica o il politico che sceglie veramente di prendere iniziative contro questa associazione criminale che non un best seller che dà del tutto l'immagine di un romanzo poliziesco nero.
Questo prete napoletano è un vero eroe perché agisce ogni giorno nel contesto in cui la criminalità è presente e lo fa aiutando davvero le persone in difficoltà.
Egli è veramente minacciato dalla camorra ma non vuole la scorta.
Per questo, egli è da definirsi eroe.
Persone come padre Manganiello salvano vite.
Il libro di Saviano non salverà nessuno.
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