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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 28 giugno 2018

Non siamo un Paese liberale...né civile!

Una mia amica è stata bloccata su Facebook perché avrebbe riportato e scritto che "non avrebbero rispettato gli standard della comunità".

Ora, io capisco questa amica e le esprimo la mia solidarietà.
Purtroppo, il problema riguarda tutti.
Io stesso sono stato fatto oggetto di attacchi veramente pesanti.
Per esempio, per avere scritto di essere contro l'immigrazione clandestina, sono stato tacciato di "xenofobia", di "razzismo" e quant'altro.
Per avere scritto di essere contro contrario al matrimonio omosessuale, sono stato tacciato di "omofobia".
Sia ben chiaro, da conservatore liberale, io ho sempre difeso e rispettato i diritti individuali di tutti, omosessuali compresi.
Il matrimonio omosessuale, però, va ben oltre quella che è la sfera dei diritti individuali.
Per essermi espresso contro l'aborto (anche perché sono cattolico) sono stato tacciato di essere un "bigotto" e "misogino"
Per avere criticato l'Islam, sono stato tacciato di "islamofobia".
Per le mie posizioni pro-Israele, sono stato tacciato di essere "complice di assassini" (non ho ancora capito chi siano gli "assassini") e mi hanno anche attaccato con queste parole: "ebreo di m...a".
Ho anche subito dei blocchi su Facebook. Ho anche ricevuto delle minacce, segnalate alla polizia postale.
Da conservatore-liberale (quale sono) mi è stato insegnato che in uno Stato liberale e civile qualsiasi idea deve avere la sua cittadinanza, a patto che non leda gli altri.
Per esempio, una persona che in casa sua ha il busto di Mussolini non deve essere perseguita.
La libertà di una persona finisce dove inizia quella del suo vicino.
Invece, qui in Italia si tende a censurare o a lasciare parlare la gente a seconda del colore politico.
Ad una persona che ha la maglia con l'immagine di Che Guevara viene concessa ogni parola, anche ad istigare all'odio.
Al contrario, chi critica certe idee (penso alle idee pro-immigrazione clandestina) subisce attacchi e censure.
Su Facebook mi è già capitato.
Questo non mi sembra un comportamento di una società realmente liberale e democratica.
In una società realmente liberale e democratica non si censura e non si minaccia chi non segue un determinato "clichet".
In una società realmente liberale e democratica non si nega la dignità a chi non segue il già citato "clichet".
In una società realmente liberale e democratica non si dice ad una persona di "non pubblicare nulla su Facebook perché altrimenti rischia di non trovare lavoro".
Questa cosa mi è capitata anche di recente.
Si è fatto tanto casino per una via di Roma che si sarebbe voluta dedicare a Giorgio Almirante (cosa che alla fine non è stata fatta per la sindaca Virginia Raggi ha bloccato tutto) mentre si dedicano le aule di Palazzo Madama e le vie di varie città a personaggi come Carlo Giuliani, Palmiro Togliatti, Karl Marx ed altri della loro idea.
La nostra società non è liberale.




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