Ora, mi ricordo che anni fa si faceva la processione con la statua del santo.
Oggi, questa cosa non si fa più e (personalmente) mi dispiace.
Forse per via del mio retaggio culturale siciliano, ritengo che manifestazioni come le processioni dei santi patroni siano forme di aggregazione sociale.
Inoltre, esse sono segni tangibili di una comunità.
Non a caso, ho citato la Sicilia.
Per esempio, a Galati Mamertino, il paese di mia madre, in Provincia di Messina, si fanno grandi manifestazioni per il giorno di San Giacomo Maggiore Apostolo (il 25 luglio) e si porta in processione la statua del santo, che (con tutto il rispetto) è assai più pesante di quella del nostro San Giovanni Battista.
Per portare quella statua (quella di San Giacomo di Galati Mamertino) servono ben 24 uomini.
Sia chiaro, scrivo ciò senza polemica ma come constatazione del dato di fatto che dice che le processioni non sono "roba di folclore atte solo ad attirare turisti" o "forme di superstizione" ma sono vere e proprie manifestazioni di una religiosità popolare e segni tangibili di una comunità cristiana che si aggrega intorno al suo santo.
Auguro buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Giovanni e Giovanna.
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