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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 5 maggio 2018

Caso Alfie, non sono d'accordo con il blog della Fondazione Einaudi!


Sul blog della Fondazione Luigi Einaudi ho trovato un articolo intitolato "Alfie, questa volta ha ragione lo Stato".
L'articolo è di Laura Zambelli Rocino.
Vi riporto questo stralcio di esso:

"Premetto che sono una liberale istintiva non allineata a dogmi e ideologie. Individuo prima di tutto e Stato ridotto ai minimi termini: servizi necessari, regole di convivenza per non scannarci, tutela da violenze e ingiustizie. In quest’ultima rientra anche la tutela dei minori qualora i genitori non siano all’altezza del compito.

Ritenere genitori, insegnanti e “società” la culla della buona educazione è l’allegra utopia che dilata i confini del liberalismo a tutti i costi. Perché peggio dello Stato e di chi lo rappresenta a volte ci sono i cittadini, e tra questi molti genitori. Esisterebbero altrimenti i servizi sociali e l’attenzione giuridica per famiglie disastrate e ingiustizie subite da creature innocenti?

Il 70% della pedofilia viene consumata in famiglia, le dipendenze da droghe e alcol non sono prerogativa dei figli, i testimoni di Geova e i naturalisti arrivano a uccidere i propri bambini con l’omeopatia pur di non far ricorso a chemioterapie e sostanze “nocive”, i novax fanno di peggio, creano presupposti ex ante affinché si ammalino anche se nati sani.

“Chi decide non deve essere mai lo Stato” è un’asserzione fondamentalista che non tiene conto dell’oggetto: su cosa verte la decisione. “Il figlio è mio e lo gestisco io” trova un confine naturale nella salvaguardia della vita stessa del piccolo. Poi gli si legga pure Cappuccetto Rosso procurandogli notti insonni col lupo che sbuca dall’armadio, fatti dei genitori se lo educano male, ma se non sono in grado di gestire un’emergenza vitale, è giusto che lo Stato si sostituisca all’ignoranza e all’arroganza, che spesso vanno a braccetto
.".

Questo articolo mi sembra molto progressista.
Io, invece, sono un conservatore-liberale (uno che la pensa come quelli del Grand Old Party americano) e ho un'idea ben diversa.
Io credo nello Stato come organo che garantisce la convivenza tra persone (cittadini) ma non credo nello Stato che impone una sua etica.
Anzi, riguardo a certi temi, uno Stato che si ritiene "liberale" deve fare non uno ma tre passi indietro.
Il caso del piccolo Alfie Evans, lo Stato non aveva alcun diritto di impedire di fare curare il piccolo malato, andando contro il parere dei genitori, che erano suoi tutori legali.
I genitori di Alfie non erano mica interdetti e dunque erano i tutori legali del bambino.
Lo Stato avrebbe dovuto fare tre passi indietro.
Per assurdo, questa "liberalità" di cui ha parlato è stata un'azione illiberale del tribunale di Liverpool, il quale ha deciso di fare morire Alfie, andando contro il parere dei genitori.
In pratica, si è impedito ai genitori di fare curare il loro piccolo.
Qui sta il carattere illiberale di questa sentenza.
Questa decisione ricorda più quelle prese da uno Stato come la Germania di Hitler o l'URSS di Stalin che non una sentenza di uno Stato realmente liberale.
Questa sentenza è più tipica di uno "Stato etico", ovviamente con un'etica dubbia.
Magari, in certe famiglie ci saranno sicuramente delle cose che non vanno bene (e su cui si deve intervenire) ma quanto scritto nell'articolo prima citato ricorda le opere di Karl Marx e Friedrich Engels, i quali (per esempio) vedevano nella famiglia una forma di sfruttamento della donna.
Lo Stato non può decidere la vita e la morte di una persona.
Si fanno tante battaglie contro la pena di morte.
Quindi, non si può giustificare una cosa brutta come la sentenza che ha determinato la morte del piccolo Alfie.
Se si giustifica una cosa del genere, non si può nemmeno dire no alla pena di morte.


1 commento:

  1. Nell'URSS i bambini venivano in pratica sottratti ai genitori e cresciuti nell'ideologia comunista, in pratica diventavano addirittura i nemici e delatori dei genitori stessi: è questo che vorrebbe quella signora?
    Assolutamente contraria che sia lo Stato a stabilire cosa fare della vita di chiunque, soprattutto dei nostri bambini

    RispondiElimina

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