Giuseppe Conte è stato convocato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ricevere l'incarico di presidente del Consiglio dei Ministri.
Ora, su di lui (nella foto) ci sono molte perplessità.
Si rincorrono voci che parlano di un governo molto più politico.
Per esempio, come ministro dell'Economia, non dovrebbe esserci l'economista euroscettico Paolo Savona ma il leghista Giancarlo Giorgetti.
Tuttavia, su questo governo che sta per nascere ci sono delle ombre.
Riporto qui sotto le parole del giornalista Daniele Scalea:
"Il governo che sta per essere annunciato non sarà, da un punto di vista "sovranista", perfetto né troppo vicino alla perfezione. Ma chi condivide quest'ottica ha poco da biasimare Salvini: che piaccia o meno il campo sovranista il 4 marzo ha preso il 17% della Lega e il 4% di FdI. In assenza di una maggioranza per il centro-destra, le strade erano due: o allearsi col partito dell'establishment, il PD (che ovviamente avrebbe imposto assieme a FI una linea più "istituzionale" e "globalista"), oppure con l'altra forza di centro-sinistra, ma meno rigida nelle sue posizioni, ossia il M5S. Di Maio con le sue ambiguità e i suoi veti non ha aiutato, ma alla fine Salvini ha ottenuto una piattaforma programmatica che, almeno sulla carta, è sbilanciata verso la linea della Lega. È costato qualche compromesso e qualche poltrona, ma non vedo che alternative più vantaggiose ci fossero".
Ringrazio l'amico Filippo Giorgianni, che mi ha portato all'attenzione questo spunto.
Ora, il vero problema di questo governo non è la Lega.
La Lega ha una sua storia ed è un partito con un'idea di società, che piaccia o no.
Il problema è il Movimento 5 Stelle.
Io sono pronto a scommettere sul fatto che tanta gente abbia votato il Movimento 5 Stelle non per il programma ma solo per il fatto che esso sia protestatario e per il fatto di avere promesso il reddito di cittadinanza, una delle misure più tipiche del peggiore assistenzialismo di sinistra.
Infatti, oltre a ciò non ha idee vere, se non l'idea di "essere contro".
Questo è molto preoccupante.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento