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domenica 20 maggio 2018

Contratto del governo giallo-verde, l'analisi di Daniele Capezzone, con una mia riflessione


Vi invito a leggere l'analisi del "contratto di governo" tra Movimento 5 Stelle e Lega fatta Daniele Capezzone sul quotidiano "Atlantico".
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"Ad una prima analisi, svolta con lo spirito sereno, non pregiudiziale, non ostile né complice, ma semplicemente liberale e pro-mercato che è proprio di Atlantico, la bozza di intesa tra M5S e Lega presenta alcuni punti interessanti su cui anche gli oppositori farebbero bene a ragionare, anziché scagliare anatemi, alcuni capitoli che invece appaiono francamente molto preoccupanti, e un approccio di fondo deludente.

Procediamo con ordine partendo dalle buone notizie, che sono a mio parere almeno otto. Primo: l’idea di ridiscutere i trattati europei. Naturalmente siamo nel vago, non c’è chiarezza sul “come” e sul “con chi”, ma si tratta di un punto di fondo apprezzabile. E faranno male, anzi malissimo, gli oppositori che, in odio a Di Maio e Salvini, si metteranno a fare i guardiani dello status quo Ue, i suggeritori di Juncker e della Commissione Ue. Secondo: la flat tax è un’eccellente proposta. Considero però un errore avere scritto in pochi giorni troppi dettagli: lo svarione è dietro l’angolo, e sarebbe stato più saggio indicare degli obiettivi di fondo, e poi prendere tutto il tempo necessario (anche con l’ausilio del Mef) per preparare seriamente la prima legge di stabilità. Terzo: molto bene un pacchetto di civiltà fiscale, dal contraddittorio anticipato tra amministrazione finanziaria e contribuenti all’inversione dell’onere della prova, passando per l’abolizione degli strumenti presuntivi per la determinazione del reddito. Quarto, non mi scandalizzo affatto per l’idea di un condono: se si tratta di chiudere la partita con il passato, discuterne non mi sembra una bestemmia. Quinto: bene (è un’antica proposta di chi scrive) la compensazione tra tasse da pagare e crediti vantati, anche come modo per risolvere finalmente la questione dei debiti della PA verso le imprese. Sesto: bene la direzione di marcia sull’immigrazione (chi nega che l’Italia debba fare qualcosa, in particolare potenziare i rimpatri, vive su Marte). Settimo: bene il ritorno dei voucher. Ottavo: bene la cancellazione del quorum referendario, per ridare forza a un istituto di democrazia dirett
a.".

Questi sono otto punti positivi del "contratto tra Movimento 5 Stelle e Lega, otto punti che possono essere veramente di cambiamento.
Penso allo Stato che non paga i debiti con le imprese, facendo fallire queste ultime.
Speriamo che siano implementati.
Il problema, però, è rappresentato dal resto del "contratto".
Capezzone l'ha citato ma penso che valga la pena che che ve lo ricordi io.
Cito, per esempio, il reddito di cittadinanza, che è un'inutile misura di assistenzialismo.
Cito anche il troppo statalismo.
Per esempio, l'idea di creare una banca pubblica mi pare una cretinata statalista, che costerà a noi italiani parecchi soldi, come mi paiono cretinate stataliste anche la RAI pubblica e l'Alitalia pubblica.
Anche l'idea dell'acqua pubblica non può essere accettata.
Tutte queste cose costeranno a noi.
Più intervento pubblico equivale a più tasse e tutto questo va ad annullare la buona idea della flat tax.
Pertanto, è buonsenso sperare che non siano implementate e penso che si debba fare un'opposizione anche dura a proposte di questo tipo.
Riguardo alla giustizia, non può essere accettato il giustizialismo.
Come ha scritto (giustamente) Capezzone, questa proposta giallo-verde riguardo alla giustizia ricorda più una politica tipica della DDR che non quella di un civile Paese dell'Occidente.
Riguardo alla Russia, va bene avere rapporti di buon vicinato con Vladimir Putin ma bisogna ricordare che l'Italia è storicamente alleata degli USA.
Nel solco di questa alleanza si deve andare avanti.
Inoltre, in politica estera, il Movimento 5 Stelle è contro Israele e bisogna fare sì che questa posizione sia combattuta e non passi.
Anzi, bisogna sostenere Israele come argine che blocca il terrorismo islamico, oltre che per combattere l'antisemitismo.
Non si propone più il federalismo e questo è male.
Insomma, questo contratto ha delle luci ma ha anche tante ombre.
Qui sotto vi è il mio video nel mio canale Youtube.


2 commenti:

  1. Le proposte "buone" voglio vederle tradotte in leggi e poi decidere se sono ancora buone
    In ogni caso io boccio questa gente, avevamo un buon programma di centrodestra che Salvini aveva voluto firmato e controfirmato, cosa va a tradire il nostro voto per mettersi col Di Maio come da accordi con Casaleggio?

    RispondiElimina
  2. Il vero problema è la parte grillina del programma.
    Per esempio, quando vedo le norme favorevoli al giustizialismo mi si accappona la pelle.
    La parte leghista va anche bene.
    Il problema è il sistema che favorisce queste alleanze strane.
    L'Italia è tripolare ed il sistema elettorale è proporzionale.
    Invece, serve una legge elettorale maggioritaria.

    RispondiElimina

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