Serve una legge elettorale maggioritaria

Su Facebook, leggo tanti commenti contro la Lega, che sta facendo il "contratto di governo" con il Movimento 5 Stelle.

Leggo parole anche pesanti, come "traditore", "voltagabbana", "voltafaccia", ecc.
Ora, io vorrei fare un piccolo appunto.
In primis, trovo certi toni non costruttivi e non da società democratica.
In secundis, nel 2013, il centrodestra si era presentato unito (con Popolo della Libertà, Lega Nord, Fratelli d'Italia ed altri) e poi si era diviso.
Il Popolo della Libertà era salito al governo con il Partito Democratico.
Chi (come me) aveva votato il Popolo della Libertà non si era sentito "tradito" nelle sue attese, avendo espresso quel voto per portare il centrodestra e non per  fare salire il Partito Democratico?
Io direi di sì, anche se si era stati costretti dalle circostanze del caso. Non c'era una maggioranza.
Il discorso analogo si può fare anche oggi.
Il problema è il sistema che favorisce queste cose.
L'unico modo per risolvere tutto è quello di sostituire l'attuale proporzionale con una maggioritaria all'anglosassone, una legge con collegi uninominali per la quale vale il principio del "the first past the post". Ergo, chi piglia più voti vince tutto.
Gli anglosassoni la sanno lunga.
Del resto, Paesi come Regno Unito ed USA hanno sistemi di questo tipo e sono pienamente democratici.
Perché non si deve fare una legge elettorale di questo tipo anche qui da noi.
Forse, invece di inveire e di contestare si dovrebbe riflettere.
Con una legge elettorale maggioritaria, il centrodestra avrebbe stravinto il 4 marzo scorso.
Se ci fosse stata una legge come questa, forse, la Lega non farebbe il "contratto di governo" con il Movimento 5 Stelle e Forza Italia non sarebbe all'opposizione con il Partito Democratico.