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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 30 maggio 2018

Ecco la loro debolezza

Secondo quanto riportato da "Il Giornale", Luigi Di Maio sarebbe pronto a smarcarsi da Matteo Salvini e dalla Lega perché teme di perdere la leadership del Movimento 5 Stelle.
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"Ecco l'ennesima piroetta di Luigi Di Maio. Adesso i toni si ammorbidiscono. E con la prospettiva del voto imminente diventa più accomodante anche con l'inquilino del Colle.

Appena arrivato a Napoli per un comizio confessa: «Spero nel voto prima possibile. Siamo consapevoli però che la situazione è difficile». E lancia anche una tregua al Quirinale: «Siamo disponibili a collaborare con il presidente della Repubblica per risolvere la crisi, fateci ripartire». E, come un perfetto meccanismo di vasi comunicanti, quello che Di Maio concede a Mattarella deve necessariamente toglierlo a Salvini (definito «cuor di leone» per la rinuncia all'impeachment). L'idea di una coalizione elettorale sull'onda dell'indignazione per la bocciatura del professor Savona si sta ammosciando. Vuoi perché Salvini fin da subito si è smarcato dall'idea dell'impeachment, vuoi perché i sondaggi dicono che una coalizione giallo-verde ridurrebbe di un 10% i parlamentari pentastellati. E tra le file dei grillini la cosa non è stata presa bene. Proprio oggi Di Maio si confronterà con deputati e senatori del movimento: e si discuterà proprio della crisi e del modo di uscirne. Ecco perché la rinuncia di Cottarelli da molti è considerata l'ultima spiaggia per un governo giallo-verde che salvi la legislatura, e soprattutto i legislatori. Il terreno sotto i piedi di Di Maio insomma è tutt'altro che solido. Consensi in calo, crisi e mugugni interni. E, come non bastasse, c'è poi l'incognita Di Battista. Il Celestino V del movimento è partito proprio ieri per la sua nuova vita. Destinazione California. Scopo? Riprendere la professione di giornalista. E si è portato dietro anche compagna e figlio. Lunedì dalla Gruber è stato chiaro: «Se si vota, torno»
.".

Queste parole dell'articolo de "Il Giornale" vanno di pari passo con quelle dette ieri dal sociologo Domenico De Masi che, nella trasmissione televisiva "L'Aria che Tira" di "La 7" , ha detto che per il Movimento 5 Stelle sarebbe stata meglio un'alleanza con il Partito Democratico.
Per De Masi, un rapporto tra Movimento 5 Stelle e Lega sarebbe andato a vantaggio di quest'ultima.
Effettivamente, è accaduto questo.
Infatti, la Lega è un partito con dei valori e delle idee molto radicati, cose che il Movimento 5 Stelle non  ha.
De Masi ha paragonato la Lega ad un mattone compatto ed il Movimento 5 Stelle ad un mucchio di sabbia.
In un confronto con la Lega, il Movimento 5 Stelle ha perso.
La Lega ha delle convinzioni molto forti, cosa che non ha il Movimento 5 Stelle, il quale tende a cambiare idea a seconda di come tira il vento.
La Lega, invece, ha dei "dogmi" veri e propri.
Basti pensare all'euroscetticismo.
Inoltre, il consenso della Lega è reale.
Basti pensare a quanti hanno votato ai gazebo della Lega.
Il Movimento 5 Stelle ha un consenso virtuale.
Basti pensare al voto al "contratto di governo" fatto sulla piattaforma "Rousseau" e non nei gazebo.
Mettendosi d'accordo con la Lega, gli elettori di sinistra del Movimento 5 Stelle hanno storto il naso e dato che è sensibile alla base  tale movimento sta avendo problemi interni.
Ora, l'anima "istituzionale", rappresentata da Luigi Di Maio, ha problemi, a fronte di quella protestataria, che è rappresentata da Alessandro Di Battista.
Dato che piace di più alla sinistra, Di Battista può scalzare Di Maio dalla leadership.

1 commento:

  1. Speriamo proprio che questa strana alleanza tra il M5S e la Lega sia finita qui!

    Questa alleanza davvero ha poco senso!

    RispondiElimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.