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domenica 27 maggio 2018

Mattarella e i fantasmi del passato. Nota di Vito Schepisi

Questa è la nota dell'amico Vito Schepisi che è stata pubblicata su Facebook:


"La nostra Costituzione! La "più bella del mondo" si diceva qualche tempo fa. Lo si diceva quando le riflessione di intellettuali, studiosi e politici riflettevano su retorica, banalità e vetustà di alcuni suoi principi. Lo si diceva in un Paese in cui la retorica la fa da padrone ed in cui il "politicamente corretto" è stato assunto a regola della sinistra ipocrisia.

In un Paese libero, però, si parla con serenità di tutto e non si ha paura di mettere in discussione scelte sbagliate e vecchi attrezzi, soprattutto dinanzi ad una Carta che ha già 70 anni.
Dall’1 gennaio 1948 è cambiato tutto nel mondo: dalle tecnologie alle conquiste sociali, dalle comunicazioni ai mercati globali. Può cambiare ed aggiornarsi anche la Costituzione Italiana.
Sono crollati miti che si ritenevano inossidabili, soprattutto quelli in cui le ideologie massificanti e illiberali, che sottendevano, si sono rivelate caduche, perdenti e anacronistiche.
Dalla commissione Bozzi del 1983, alla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi del 2016, respinta dal referendum confermativo del 4 dicembre dello stesso anno, i tentativi di modificare la Carta Fondamentale dello Stato si sono avvicendati senza un nulla di fatto.
Ciò non toglie che l'esigenza del cambiamento si avverta e che questa casa comune dei diritti e dei doversi, delle rappresentatività, degli ordinamenti della Repubblica e delle regole della democrazia sia da rivedere, da ristrutturare, da spolverare, da incrementare e aprirsi alle rinnovate scelte del Popolo.
Tra le riflessioni appare imprescindibile quella di ripensare alla nomina e alle funzioni del Presidente della Repubblica, perché sia espressione, più che degli interessi di partiti e di lobbies, della volontà popolare, e perché il Capo dello Stato sia orientato a riflettere con tatto e responsabilità istituzionale, la rappresentatività dell'intero popolo e gli orientamenti della sua espressione democratica.
L'inquilino del Quirinale in carica è stato eletto dai “grandi elettori” del Partito Democratico, dai deputati e senatori di sinistra e libertà di Vendola, dai sostenitori di Mario Monti, da quelli di Casini e quelli di Alfano. Sono passati poco più di tre anni ma questi "grandi elettori” oggi sembrano fantasmi: sono superati, sono scaduti, sono improponibili, si sono riciclati per sopravvivere.
Gli altri, ad esempio quelli che hanno vinto le elezioni del 4 marzo (lega, F.I. e F.d'I.) non hanno votato Sergio Mattarella, e non l’hanno votato neanche quelli che del M5S, i secondi alle recenti elezioni.
Sarà per questa ragione che il Capo dello stato in carica si è consentito il lusso di fare a modo suo, tra l'altro rifiutare di conferire l'incarico per la formazione del Governo a Matteo Salvini, il cui partito, la Lega, è risultato maggioritario nel centrodestra che ha vinto le elezioni.
I grandi elettori di Mattarella, come si è detto, sono oramai fantasmi del passato, ombre che hanno persino svestito il manto bianco, rinunciando anche ad apparire di notte per continuare ad incutere terrore tra gli italiani.
Ci hanno lasciato solo Mattarella, con la sua immagine grigia
.".

Ringrazio Vito.
Io sono tra coloro che pensano che questa Costituzione non sia la più bella del mondo.
Anzi, io penso che essa debba essere riformata, anche con riforme radicali.
Per esempio, perché si ha così paura di parlare di premierato o di presidenzialismo?
Per esempio, nel Regno Unito vi è un premier forte e non una figura che si limita a "dirigere l'azione del governo".
Eppure, il Regno Unito non è certo una dittatura.
Gli USA hanno un presidente i cui "grandi elettori" (coloro che poi ne ratificano la proclamazione) sono eletti direttamente dal popolo e non  sono i parlamentari.
Inoltre, per l'elezione del presidente americano vi è anche il voto popolare.
Il presidente americano ha poteri ampi, in equilibrio con quelli del Parlamento.
Eppure, gli USA non sono una dittatura.
Perché non si parla anche di federalismo.
L'Italia può andare bene sono come confederazione.
Questa Costituzione non è la più bella del mondo.
Ora, con tutto il dovuto rispetto,  io trovo assurda la posizione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito a questo suo veto sulla nomina di Paolo Savona a ministro dell'Economia e delle Finanze.
Questo veto di Mattarella parte dal fatto che Savona sia anti-tedesco.
Questo è il nocciolo della questione.
Criticare la Germania, per qualcuno, è un "peccato mortale".
Invece, bisogna essere critici e dire che questa Europa trazione tedesca sia solo un problema e non una risorsa.











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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.