Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

mercoledì 18 ottobre 2017

Papa Francesco, la violenza e la religione. Nota di Giulio Meotti

Questa è la nota di Giulio Meotti su Facebook:
"Papa Francesco è finalmente intervenuto sul massacro islamista in Somalia. E ha detto che le religioni "non possono avere un atteggiamento neutro e, ancora meno, ambiguo riguardo alla pace", perché chi commette violenza in nome della religione "offende gravemente Dio, che è pace e fonte della pace". Il Papa da tre anni continua a non capacitarsi di come si possa "uccidere in nome di Dio", quando il suo predecessore aveva spiegato proprio perché a Ratisbona, venendo per questo linciato. I 327 morti di Mogadiscio non si intendevano di teologia quanto Bergoglio, ma ora che sono "in pace" forse capiscono che il problema è che proprio quel dio, Allah, il loro e non il nostro, ad aver spinto quei carnefici a sventrare un quartiere di una città. Continuo a non capire come mai un Papa non riesca proprio ad aiutare a fermare tutta questa violenza scandendo il nome del colpevole, chiamandolo come meglio crede: "islam radicale", "estremismo islamico", "islamismo", "fondamentalismo islamico". Ormai sembra invece che l'umanità sia solo un gigantesco sentire comune destinato a porgere l'altra guancia, inerme, aggredito da un nemico senza nome, senza senso, senza dio. Bergoglio non ci lascia che la preghiera. Un po' poco.".


Io non credo nel dialogo tra religioni.
Credo, piuttosto, nel dialogo tra persone di buonsenso.
Sull'Islam, io penso che sia da rivalutare quel discorso fatto a Ratisbona da Papa Benedetto XVI.
Egli aveva detto la verità.
Nel Corano vi sono delle sure di carattere politico che vanno a sovrascrivere quelle più antiche e di carattere prettamente teologico.
Se vorrà dialogare con noi, l'Islam dovrà fare una riforma al suo interno e riportare in auge quelle sure più antiche e puramente teologiche del Corano.
Inoltre, dovrà sganciare la vita religiosa da quella secolare, come facciamo noi cristiani e come fanno gli ebrei.
Se l'Islam non farà ciò non ci potrà essere nessun dialogo serio con esso.
Papa Francesco, a mio modo di vedere, dovrà rendersi conto di ciò.
Nell'Islam non c'è distinzione tra politica e religione.
Questo è un dato di fatto.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Caso Salis, un mondo di sinistra che gira alla rovescia

Ilaria Salis, nota eroina di questa sinistra,  sarà mandata agli arresti domiciliari.