Come riporta "Il Giornale", egli ha partecipato ad un convegno intitolato "Città del cambiamento, diritto agli spazi sociali autogestiti", un convegno che ha nascosto in realtà un universo in movimento,
Più che di movimento si è trattato di Movimenti, quei Movimenti che il sindaco Luigi De Magistris ha portato al potere, nel capoluogo campano, facendone piattaforma elettorale e base programmatica, e che oggi ha proposto come modello nell'incontro al "Leoncavallo" di Milano. L'ha fatto insieme al fidato Carmine Piscopo, assessore all'Urbanistica, e ai rappresentanti dell'ex "Asilo Filangieri" di Napoli, del "Macao" di Milano, appunto, e della "Cavallerizza Reale" di Torino, le tre città in cui è più radicata la tradizione dell'autogestione e dove maggiori sono la vicinanza e l'indulgenza da parte delle rispettive amministrazioni municipali.
Giggino ha parlato dell'esperienza partenopea dei "beni comuni" e delle "okkupazioni" dei centri sociali che hanno di fatto trasformato il patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo in un enorme granaio, privo di custode, da saccheggiare alla ricerca dei pezzi più pregiati.
Giggino ha parlato dell'esperienza partenopea dei "beni comuni" e delle "okkupazioni" dei centri sociali che hanno di fatto trasformato il patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo in un enorme granaio, privo di custode, da saccheggiare alla ricerca dei pezzi più pregiati.
In un Paese civile occupare un immobile che non è proprio non può essere tollerato, oltre ad essere considerato come illecito.
L'Italia è ancora un Paese civile?
Di certo, l'atteggiamento di De Magistris sembra più quello di un capopopolo che non quello di un sindaco.
Oltretutto, non mi pare che i centri sociali (comunisti) abbiano mai fatto qualcosa di buono per la nostra società.
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