Come riporta Keyser Soze su "Panorama", il leader da battere è per tutti il presidente Silvio Berlusconi.
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Ora, è evidente anche ad un bambino che le prossime elezioni sarà il centrodestra e che il leader di Forza Italia sia di nuovo in pista.
Il centrosinistra, con tutti i casini che sta facendo al governo non piace più a nessuno.
Il Movimento 5 Stelle non è affidabile.
Sempre su "Panorama" vi è un articolo di Carlo Puca e Luca Maurelli che parla di Alessandro Di Battista, noto esponente del Movimento 5 Stelle.
Di Battista vuole fare il grande politico ma fino ad ora ha fatto gaffe "proverbiali", come quella di confondere Austerlitz da Auschwitz, quella di scambiare il presidente francese François Hollande per un premio Nobel e fino (addirittura) ad arrivare a dire che "i vaccini debbono essere gratuiti" , quando già sono gratuiti.
Non parliamo poi di quando egli ha cercato di arringare una folla non del Movimento 5 Stelle (ma del movimento dei Forconi) che protestava di fronte al Palazzo di Monte Citorio, sede della Camera dei Deputati.
In più, con la nuova legge elettorale "Rosatellum", il Movimento 5 Stelle non sarà avvantaggiato ed il "Non Statuto" del Movimento 5 Stelle impone un tetto massimo di due mandati.
Quindi, Di Battista vuole fare il "piacione".
Non è che egli voglia salire sul carro del vincitore al prossimo giro?
Fatto sta che ora sia tornato l'antiberlusconismo.
Contro di il presidente Berlusconi gli attacchi abbondano, anche dal Movimento 5 Stelle, il quale (forse) ignora il fatto che il suo leader, Beppe Grillo, abbia sulla coscienza la morte di tre persone in un incidente stradale.
Se quel fatto fosse accaduto oggi, con il reato di omicidio stradale, Grillo sarebbe finito diritto in carcere.
Così, tutti danno addosso a Berlusconi, dai giudici (come Nino Di Matteo, che rispolvera vecchie dichiarazioni di pentiti di mafia) ad attori, come Neri Marcorè, il quale ringrazia per il varietà su Rai 1 che gli ha concesso la TV pubblica di impronta renziana, con la solita battuta sul Cavaliere: "Il suo ritorno sarebbe da ridere. Applausi e poi ci trasferiremo in Andorra".
Insomma, siamo alle solite.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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