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venerdì 27 ottobre 2017

Roncoferraro e Pontremoli, un possibile legame storico nel segno dei Liguri

Questo è un altro dei miei articoli pubblicati su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione".
L'articolo parla del possibile legame storico tra Roncoferraro e Pontremoli.
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Questo è il testo:



"Ho trattato più volte un tema molto particolare che riguarda un possibile legame storico tra il territorio di Roncoferraro, il Comune in cui abito, che si trova qui in Provincia di Mantova, e Pontremoli, un Comune della Lunigiana, quel territorio della Toscana (precisamente, della Provincia di Massa-Carrara) che è incuneato tra la l'Emilia-Romagna e la Liguria.
Anzi, la Lunigiana prende il nome dal centro abitato di Luni, che fu anche una sede episcopale e che oggi è una frazione del Comune di Ortonovo, in Provincia della Spezia, in Liguria. Quindi, la Lunigiana è divisa tra Liguria e Toscana.
Ora, nella territorio comunale di Roncoferraro vi è la Pieve (oggi elevata al rango di santuario) dedicata ai Santi Cosma e Damiano della frazione di Barbassolo.
Il campanile di questa pieve romanica reca incastonata nel muro orientale una scultura molto particolare.
Questa scultura enigmatica è stata ritenuta essere di una divinità pagana legata all'acqua che poi venne messa nel muro del campanile un po' come materiale di recupero e un po' come mascherone, come un gargoyle, al quale veniva attribuita la funzione di scacciare il male.
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Così, ho fatto alcune ricerche e da esse ho potuto desumere che probabilmente in queste zone vennero persone di un popolo molto antico: i Liguri.
Essi abitavano in quella regione che porta ancora oggi il loro nome: per l'appunto la Liguria.
Riguardo ai Liguri ci sono due teorie.
Infatti, per la visione invasionista tradizionale, i Liguri sarebbero stati un antico popolo pre-indoeuropeo.
Invece, per la visione continuista, i Liguri sarebbero stati uno strato indoeuropeo diffusosi nell'area tirrenica nel II secolo A.C.
Di questo popolo scrissero storici importanti.
Dionigi di Alicarnasso (I secolo AC) scrisse che dei Liguri non si conosceva l'origine.

Plutarco scrisse delle nozioni riguardo alla battaglia di Aquae Sextiae del 102 A.C, nella quale i Liguri furono alleati dei Romani contro i Cimbri ed i Teutoni.
La fonte più antica riguardo a questo popolo è quella di Esiodo (VIII-VII secolo AC).
Un frammento di Esiodo fu riportato da Strabone (60 A.C. -24 D.C.).
In questo suo frammento, Esiodo menzionò i Liguri come i più antichi abitanti dell'Occidente, insieme agli Etiopi e agli Sciti.
Esiodo raccontò anche della caduta di Fetonte presso il fiume Eridano (il nostro Po) e di un re di nome Cicno, che lo pianse. Cicno fu il re dei Liguri.
Virgilio (70 A.C.-19 A.C) citò il figlio e successore di Cicno, il quale era alleato di Enea nella battaglia contro Turno e la leggenda riconduce ad un popolo diverso dagli esuli troiani la fondazione di Janua, l'attuale Genova.
Di questo popolo si sa poco, poiché non aveva la scrittura.
Non si conoscono i loro usi e costumi, anche perché venendo in contatto con altri popoli i Liguri adottarono in parte quelli di questi ultimi.
Per esempio, quando vennero in contatto con i Romani, i Liguri avevano la stessa cultura materiale dei Celti, come armi, monili ed utensili.
Di questo popolo si sa che praticava la pastorizia e l'allevamento. Esiodo scrisse: "Etiopi, Liguri e Sciti allevatori di cavalli".
Secondo quanto riportato durante un evento organizzato nell'anno 2014 dal Cenacolo Dialettale dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr", a cui io avevo partecipato come poeta, lo storico mantovano Giancarlo Gozzi aveva trattato la storia del dialetto mantovano e delle influenze culturali che esso ebbe.
Gozzi aveva citato anche i Liguri, i quali venivano qui, nel territorio mantovano, per fare la transumanza.
Di essi sono stati trovati dei reperti antichi.
Tra questi vi sono le statue-stele e molte di queste si trovano proprio in Lunigiana.
A Pontremoli vi è il museo dedicato ad esse nel Castello del Piagnaro.
Ne sono state trovate anche a Taponecco, nel vicino comune di Licciana-Nardi.
La scultura di Barbassolo somiglia alle statue-stele di Pontremoli.
Anzi, a vederla, sembra un pezzo di una statua-stele. 
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Quindi, con ogni probabilità, i Liguri vennero anche qui, nel territorio di Roncoferraro.
Questo ci dà l'idea del fatto che il valico della Cisa (che si trova a cavallo tra la Provincia di Parma e la Lunigiana e che fa da cerniera tra l'Appennino ligure e quello tosco-emiliano) sia stato luogo di transito da molto tempo.
Inoltre, si spiega anche la celtizzazione dei Liguri.
Venendo a contatto con i Celti (che abitavano nella Pianura Padana) i Liguri adottarono usi e costumi di questi ultimi.
Come ho scritto, il nome della Lunigiana deriva da quello della città di Luni, il quale a sua volta deriva da quello della dea Diana Lucifera.
Il culto d questa dea fu presente anche qui nel Mantovano.
A Mantova, il luogo in cui oggi si trova la Rotonda di San Lorenzo fu precedentemente occupato da un tempio dedicato a questa dea.
In Lunigiana ed in alta Garfagnana si parla un dialetto gallo-italico, ossia della stessa famiglia del ligure, del piemontese, del lombardo, dell'emiliano e del romagnolo. Quest'ultimo è parlato anche in Toscana, in alcuni Comuni delle Province di Firenze e di Arezzo confinanti con la Romagna, e nelle Marche, nella Provincia di Pesaro-Urbino.
Il dialetto della Lunigiana è un dialetto emiliano con influenze liguri.
Tutto questo ci potrebbe dare l'idea degli spostamenti delle persone e delle merci dal Mare Tirreno alla Pianura Padana e viceversa.
Ho più volte esposto questa mia ricerca.
Non ho avuto conferme ma non ha avuto nemmeno smentite.".

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Per abbonarvi alla rivista, contattate la professoressa Barbara Spadini.
Di questo articolo, ho fatto una fotocopia e potete trovarla nella sede del Comitato Manifestazioni Roncoferraro, con tanto altro materiale storico.
Secondo me, questo tema sarebbe da trattare a livello comunale, qui a Roncoferraro.
Infatti, qui si tratta di un pezzo di storia di questo territorio.

Fotografie:
  1. Barbassolo, campanile con scultura.
  2. Scultura del campanile Barbassolo.
  3. Stele di Taponecco, Licciana Nardi.
  4. Statue-stele di Pontremoli (Castello del Piagnaro).

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