Intervenendo alla Pontificia Università Lateranense in un convegno, "Passione per Dio Spiritualità e teologia della Riforma a 500 anni dal suo albeggiare", promosso dall'ateneo vaticano, citando, per mezzo della lettura di un passo, l'autore della riforma: "Mi sono schierato contro tutti i papisti, contro il Papa e le indulgenze ma solo predicando la Parola di Dio. E quando io dormivo la parola di Dio operava tali cose che il Papa è caduto", egli ha detto:
"La Riforma avviata da Martin Lutero 500 anni fa è stata un evento dello Spirito Santo".
Avete letto bene?
Per Galantino, quello che fece Lutero fu un evento dello Spirito Santo.
Questa è follia pura.
Certo, fu vero che la Chiesa al tempo di Lutero avesse avuto dei problemi di corruzione, di condotta non proprio irreprensibile di certi prelati e di scarsa formazione del clero.
Però, Lutero sbagliò a pretendere di riformare la Chiesa senza tenere conto della sua Tradizione.
Possiamo dire che Lutero abbia agito in buonafede ma egli sbagliò e questo suo errore portò solo divisione e discordia.
Inoltre, certi sermoni di Lutero alla nazione tedesca e contro gli ebrei furono un volano per quel nazionalismo tedesco che nel secolo scorso ebbe la peggiore espressione.
Perciò, monsignor Galantino lasci stare lo Spirito Santo.
Lutero agì con metodi del tutto umani e gli effetti si videro.
Se si fosse impegnato nella difesa del valore della famiglia con lo stesso fervore con cui fa apologia della Riforma protestante e dell'immigrazione, Galantino avrebbe fatto una grande opera.
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