"Questa settimana c'è il 100° anniversario della Rivoluzione comunista, che i vari Ezio Mauro di Repubblica da settimane commemorano come un giocoso amarcord. Ma il comunismo è ancora vivo e miete vittime. Un quinto della popolazione mondiale vive sotto regimi comunisti, dalla Cina al Vietnam. Molti stati canaglia che destabilizzano il pianeta, come la Corea del Nord, sono inferni comunisti. La Cuba castrista è ancora un gulag tropicale, anche se Jovanotti & Co hanno provato a farne una festa. In Africa ci sono satrapie marxiste alla Compagno Bob, come Etiopia e Burkina Faso. In Europa, da Melenchon a Corbyn, si assiste al rigurgito marxista. 100 anni dopo, piano col dare per morta l'utopia comunista. Mi è tornata voglia di rileggere "Arcipelago Gulag" di Solzenitsyn, che aveva capito tutto.".
Io penso che si debba istituire anche una "Giornata della Memoria per le vittime del comunismo".
Il comunismo è un'ideologia di per sé maligna.
Esso distrugge la libera impresa in favore dell'assistenzialismo, creando masse di poveri.
Inoltre, porta dittatura.
I regimi comunisti passati puntarono a distruggere il dissenso, esattamente come fanno quelli attuali.
Nel comunismo non deve esistere dissenso.
I dissenzienti sono trattati come "nemici".
Nella sua visione totalitaria di Stato e di società, comunismo si volle imporre (e, ove esso è ancora presente,si vuole imporre) anche come "religione".
Certo, il comunismo è anche una "religione", una "religione" in cui l'uomo si vuole sostituire a Dio.
Quanto l'uomo si vuole sostituire a Dio, il disastro è dietro l'angolo.
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