E vi pareva! La Conferenza Episcopale Italiana si è pronunciata così riguardo al referendum:
"Le autonomie possono essere utili sui temi per le quali sono necessarie, ma vanno sviluppate senza rinunciare a una logica unitaria.
Ci sono specifiche funzioni delle Regioni che possono essere aumentate, ma l'orizzonte deve sempre essere unitario, in Italia e nell'Europa".
A pronunciarsi così è stato l'arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, che è anche presidente della Commissione Episcopale per il lavoro e i problemi sociali, a margine della presentazione della Settimana Sociale, la quale si aprirà giovedì a Cagliari.
Ora, se si impegnasse a difendere valori sacri e sacrosanti (come la famiglia e la vita come bene inviolabile) con la stessa veemenza in cui si sta impegnando a fare politica (pensiamo a certe esternazioni pro-immigrazione), la CEI farebbe un ottimo lavoro.
Mi pare ovvio che l'autonomia non prefiguri una secessione.
Ci sono grandi Paesi, come Canada ed USA, che hanno forti autonomie locali ma che sono uniti come popoli.
Un americano del Maryland è diverso da un texano.
Però, entrambi si riconoscono nei valori ispirati dalla bandiera americana.
Forse, questi signori che sono allergici alla parola "autonomia" non hanno sentito parlare di "federalismo"?
Ricordo che gli Stati ad organizzazione federalista costano meno ai loro cittadini.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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