La Juventus ha meritato di vincere, anche se non ha fatto grandi cose.
Ha giocato in modo ordinato ma senza fare cose spettacolari e ha vinto grazie a due gol di Gonzalo Higuain.
Oramai, è assodato: il Milan non è più nel novero delle grandi squadre del calcio.
Tutti dicono che il tecnico Vincenzo Montella sia la causa dei problemi del Milan.
La preparazione tecnica di Montella è solo parte del problema.
In realtà, la vera questione riguarda la dirigenza e la proprietà.
Il gruppo cinese, e l'amministrazione delegato Marco Fassone, hanno illuso noi tifosi con una campagna acquisti fatta su grandi numeri ma che (forse) non ha tenuto conto di un fattore: il tempo.
Quando si cambiano parecchi elementi di una squadra, si rischia di non avere l'amalgama giusta.
In questa situazione mancano i meccanismi di gioco.
Una squadra blasonata come il Milan non può permettersi di perdere tempo in esperimenti.
Il blasone può valere fino ad un certo punto.
Questo Milan ricorda molto l'Inter delle stagioni 1999-2000 e 2000-2001, in cui la squadra nerazzurra fu letteralmente stravolta, con risultati disastrosi.
Mi ricordo di un bel 6-0 che il Milan rifilò all'Inter nel derby dell'11 maggio 2001.
In più, anche Fassone, a mio giudizio non ha dato un bel messaggio, quando ha detto che se il Milan non arrivasse in Champions League non sarebbe una tragedia.
Questo non mi pare un bel messaggio.
Se il Milan non andasse in Champions League sarebbe un dramma, poiché non arriverebbero importanti finanziamenti.
Nessun commento:
Posta un commento