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venerdì 27 ottobre 2017

Il "Rosatellum"? Non è il massimo ma non si poteva fare altrimenti



Il "Rosatellum" è legge.
Questa nuova legge elettorale non è il massimo.
Infatti, il "Rosatellum" è un compromesso, dato che una legge elettorale si doveva fare e mancava l'accordo.
La legge elettorale prima esistente era l'"Italicum", la legge elettorale voluta da Matteo Renzi con le riforme (o pseudo-riforme) costituzionali che sono state bocciate il 4 dicembre scorso.
Poiché era una legge ordinaria, l'"Italicum" era entrato in vigore a prescindere dalle "riforme".
L'"Italicum" era una legge elettorale valida solo per la Camera dei Deputati, poiché il Senato non sarebbe stato più elettivo, se le "riforme" fossero entrate in vigore.
Senza le "riforme", il Senato è rimasto elettivo, con la legge preesistente rispetto all'"Italicum", il "Consultellum", una legge proporzionale nata dalla dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte costituzionale del "Porcellum", la legge entrata in vigore nel 2005.
Dunque, il sistema elettorale precedente al "Rosatellum" era ibrido e non avrebbe garantito alcuna governabilità.
Tra i partiti non c'era accordo poiché il Partito Democratico era per un ritorno al "Mattarellum", la legge elettorale in vigore fino al 2005, Forza Italia era per una legge proporzionale alla tedesca ed il Movimento 5 Stelle si rimetteva al parere della Corte costituzionale, per non fare nulla.
Dunque, il "Rosatellum" è stato un compromesso, cosa che in politica, su certi temi,  si fa.

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".