Per esempio, sul giornale inglese (liberal ed ambientalista) "Indipendent", vi è un editoriale intitolato:“Come l’Islam può aiutarci a prevenire gli abusi sessuali”.
L'articolo è riferito al caso Weinstein.
L’autore di quell'editoriale si chiama Qasim Rashid ed è un importante avvocato americano impegnato in prima linea per i diritti civili dei musulmani e delle donne; Rashid membro di spicco della comunità Ahmadiyya e laureato alla Richmond School of Law (una delle più prestigiose istituzioni giuridiche d’America), è un perfetto esempio di islamico integrato che vorrebbe conciliare i valori occidentali con i dettami della sua fede religiosa.
Insomma, espressione di quel multiculturalismo globalista che dispensa visioni ireniche contro ogni realtà.
Sempre attraverso certa stampa, vuole anche presentare l'Islam come una religione che garantisce la parità di genere.
Sappiamo tutti che nei Paesi islamici non c'è parità di genere.
Sappiamo tutti che nei Paesi islamici non c'è parità di genere.
Se non c'è parità di genere come si possono evitare gli abusi sessuali?
Mi sembra una cosa priva di senso.
Eppure, queste élite progressiste vogliono farci credere il contrario.
Questo è un grosso problema.
Noi stiamo abdicando completamente come civiltà.
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