I documenti desecretati per volere dell'attuale presidente USA Donald Trump svelano una persona ben diversa rispetto al personaggio costruito sul suo predecessore.
Kennedy era un uomo molto libertino.
Egli era un marito infedele (per non dire puttaniere) che aveva trasformato la Casa Bianca in una gigantesca casa di appuntamenti mondani ed erotici, accompagnati dall'immancabile voce di Frank Sinatra, a sua volta legato agli ambienti più opachi della mafia siculo-americana, di cui faceva parte anche Sam Giancana, l'ultimo autista di Al Capone, personaggio ambiguo indagato e protetto a fasi alterne dalla famiglia Kennedy e sospettato di esser parte del complotto finale che portò all'omicidio del trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti.
Suo padre era un filo-nazista in combutta con i trafficanti di alcool durante il proibizionismo.
John Fitzgerald Kennedy crebbe come un uomo viziato e senza troppi scrupoli.
Inoltre, egli non era certo un pacifista, visto che per poco non portava ad una guerra atomica riguardo alla situazione di Cuba nel 1963.
L'icona della sinistra è così infranta.
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