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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 23 ottobre 2017

Referendum, il Partito Democratico ha un atteggiamento indegno

Io trovo che l'atteggiamento del Partito Democratico riguardo ai referendum di Lombardia e in Veneto sia stato indegno e che tuttora sia indegno.
Specie in Veneto, ove (a differenza di quanto accaduto qui in Lombardia) si è superato un quorum, il referendum è una bocciatura dell'attuale politica del governo nazionale guidato dal Partito Democratico.
Qui in Provincia di Mantova, in tutti i Comuni a sud del Po sono state disertate le urne.
Infatti, è noto che in quei Comuni la presenza di sinistra sia forte.
Il Partito Democratico, infatti, è diviso.
Mentre molti suoi sindaci lombardi e veneti si sono detti pro-autonomia, a livello nazionale, il partito è contro e durante la campagna referendaria  ha predicato l'astensionismo.
A casa mia, questo è stato un atteggiamento scorretto.
Non avendo potuto schierarsi per il no all'autonomia, sia per quei suoi sindaci che sono stati favorevoli che per la sua idea di Stato centralista, il Partito Democratico si è schierato per il non voto.
Oggi, esso non vuole mediare riguardo all'autonomia fiscale che Veneto e Lombardia chiedono e che la stessa Costituzione prevede.
In una intervista a Repubblica  (riportata da "Il Giornale"), il ministro delle Politiche Agricole e Forestali ed esponente del Partito Democratico Maurizio Martina (nella foto) si affretta a far presente ai governatori leghisti Roberto Maroni e Luca Zaia che le materie fiscali, e anche altre (come la sicurezza), "non sono e non possono essere materia di trattativa".
Inizia così, in salita, la trattativa del Nord per avere più soldi e più poteri. Ma su un punto Zaia resta fermo: "Martina si occupa di agricoltura. Il nostro interlocutore sia il presidente del Consiglio". Quindi, la palla ora passa a Paolo Gentiloni.
Martina deve farsi una ragione di ciò.
Qui non si chiede l'indipendenza ma quell'autonomia che possa fare sì che le regioni Lombardia e Veneto non siano impoverite dalle attuali politiche.

2 commenti:

  1. Ottima risposta di Zaia al ministro dell Agricoltura, con quel sorrisetto sempre
    Stampato sul viso, che non ha mai fatto
    Nulla per gli agricoltori.
    Ora... sa solo condraddire.
    Un ringraziamento a Zaia e a Maroni, ottima iniziativa la loro, auguri per il loro
    Appoggio.

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  2. Questo è il commento dell'amica Francesca Padovese:

    "Quelli che hanno criticato prima e continuano a criticare adesso i referendum sono quelli che vogliono che le cose rimangano così!

    Ormai il meccanismo è partito e non si può più tornare indietro.".

    Sono d'accordo.

    RispondiElimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.