Ho trovato un articolo sul sito del Circolo Culturale Plinio Correa de Oliveira che ne parla.
In particolare, esso riporta le parole sulla Russia del sacerdote Ivan Gagarin:
"E se essa vuole essere coerente con sé stessa, Quando nel 1848 il vulcano rivoluzionario terrorizzava il mondo con i suoi ululati e faceva tremare la società, estirpandone le fondamenta, il partito che si dedicò a difendere l’ordine sociale e a combattere la Rivoluzione non ha esitato a scrivere sulla sua bandiera: Religione, Proprietà, Famiglia, e non ha esitato ad inviare un esercito per riportare sul trono il Vicario di Cristo, costretto dalla Rivoluzione a prendere la via dell’esilio.
Aveva perfettamente ragione; non ci sono che due princìpi uno di fronte all’altro: il principio rivoluzionario, che è essenzialmente anti-cattolico e il principio cattolico, che è essenzialmente anti-rivoluzionario. Nonostante tutte le apparenze contrarie, nel mondo non ci sono che due partiti e due bandiere. Da una parte la Chiesa cattolica innalza lo stendardo della Croce, che conduce al vero progresso, alla vera civiltà, e alla vera libertà; dall’altra si leva lo stendardo rivoluzionario, attorno a cui si raccoglie la coalizione di tutti i nemici della Chiesa
Ora, che fa la Russia? Da una parte essa combatte la Rivoluzione, dall’altra combatte la Chiesa cattolica. Sia all’esterno che all’interno, ritroverete la stessa contraddizione. Non esito a dire che ciò che fa il suo onore e la sua forza è di essere l’avversario incrollabile del principio rivoluzionario. Ciò che fa la sua debolezza è di essere, allo stesso tempo, l’avversario del Cattolicesimo.
E se essa vuole essere coerente con sé stessa, se vuole veramente combattere la Rivoluzione, non ha che da prendere una decisione,schierarsi dietro lo stendardo cattolico e riconciliarsi con la Santa Sede".
La Vergine Maria promise ai tre pastorelli di Fatima Lucia, Francisco e Giacinta che la Russia sarebbe stata consacrata al Cuore Immacolato di Maria.
Era il 13 maggio 1917, agli albori di quel comunismo sovietico che cercò di distruggere ad ogni costo la cristianità.
Una parte Chiesa ortodossa, che era integrata nello Stato russo zarista, fu piegata dal nuovo governo sovietico e poté continuare fare le sue cose, purché non interferisse con il regime.
Il resto di essa, la Chiesa cattolica e le altre Chiese furono perseguitate perché giudicate come "nemiche dello Stato".
Con la caduta del comunismo, nel 1991, la Chiesa ortodossa, quella cattolica e le altre poterono ritornare alla libertà ma ci fu un'altra minaccia: il relativismo occidentale.
Ora, perché il Cristianesimo sia forte serve l'unità.
Quindi, quella rivelazione della Vergine Maria a Fatima non fu il preludio di una riconciliazione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa?
Le due Chiese sono separate dal 1054 AD (o DC), con la rottura tra San Leone IX Papa ed il Patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario.
Ad oggi, dopo tante traversie, c'è un dialogo tra le due Chiese.
Il dialogo, forse mai veramente interrotto dal 1054, riprese vigore da quel Concilio Vaticano II (1962-1965) che volle dare un messaggio di unità.
Nel 1964, il Beato Papa Paolo VI ed il Patriarca di Costantinopoli Atenagora I si incontrarono a Gerusalemme e si tolsero le scomuniche lanciate dai predecessori prima menzionati.
Però, la strada da fare è tanta.
C'è la questione della "Filioque", la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio e c'è anche quella del ruolo del Papa nella Chiesa.
Si arriverà ad una soluzione che possa portare ad una riconciliazione tra le due Chiese e alla consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria?
Quello che non è possibile agli uomini è possibile a Dio.
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