Sappiamo tutti che ella vuole la leadership del centrodestra ma per avere la leadership del centrodestra bisogna unire e non dividere.
Gli stessi dirigenti del suo partito nelle regioni del Nord l'hanno sconfessata.
L'uscita della Meloni, così, fa esplodere una dicotomia che c'è sempre stata tra la Lega e le sue ambizioni federaliste e Fratelli d'Italia e la sua idea di patria, seppur sopita dalle reciproche ambizioni sulla leadership.
Il centrodestra si deve fondare sulla sintesi tra l'idea di una patria che mette insieme tutti dalle Alpi a Lampedusa e l'idea di un autonomismo regionale, un federalismo che riconosce le peculiarità di ciascuna realtà regionale.
Si può essere un buon italiano ed un buon piemontese, un buon lombardo, un buon veneto, un buon marchigiano, un buon abruzzese, un buon calabrese o un buon siciliano.
Io penso che Giorgia Meloni abbia fatto questa uscita per una questione di leadership.
Temo per lei che con questa affermazione si sia giocata ogni possibilità di diventare leader del centrodestra.
Anzi, rischia anche di fare dei danni.
Anzi, rischia anche di fare dei danni.
Nessun commento:
Posta un commento